RAISE Spoke 1 alla Genova Smart Week 2024: tecnologie per città intelligenti, sostenibili e inclusive

Il 29 novembre scorso lo Spoke 1 di RAISE ha preso parte alla Genova Smart Week 2024, un evento di rilievo nel panorama nazionale e internazionale, dedicato alla trasformazione urbana, alla digitalizzazione e alla sostenibilità. Promossa dall’Associazione Genova Smart City e dal Comune di Genova, con il supporto tecnico di Clickutility Team, questa manifestazione si conferma un’importante piattaforma di confronto che coinvolge aziende, istituzioni, professionisti e cittadini.

La Genova Smart Week si propone di raccogliere e condividere le migliori pratiche e le idee più innovative per lo sviluppo delle città del futuro, rendendole più vivibili, sostenibili e inclusive. L’evento attira un pubblico eterogeneo, tra cui imprese pubbliche e private, start-up, spin-off, associazioni, enti locali italiani ed europei, istituzioni accademiche e media. Si tratta di una preziosa occasione per dialogare su soluzioni tecnologiche avanzate e su nuove strategie di sviluppo urbano, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita nelle città contemporanee.

Durante la manifestazione, lo Spoke 1 di RAISE ha organizzato un workshop nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, dedicato alle tecnologie innovative sviluppate per rendere le città più connesse e a misura d’uomo. Moderato da Michela Spagnuolo direttore del CNR-IMATI, l’evento ha visto la partecipazione di esperti come Monica Gori di IIT, Massimo Massa di AITEK, Elia Moscoso Thompson di CNR-IMATI e Monica Bruzzone dell’Università di Genova.

Il workshop si è concentrato sui principali avanzamenti del progetto, presentando alcune delle tecnologie chiave. Tra queste, il Gemello Digitale del Cittadino, una rappresentazione virtuale delle caratteristiche individuali e delle condizioni personali dei cittadini, che consente di personalizzare i servizi urbani con l’obiettivo di migliorare l’esperienza quotidiana in città.

Un’altra innovazione è la Urban Data Platform, un sistema avanzato di integrazione e gestione dei dati in tempo reale, capace di offrire una visione precisa e aggiornata dello stato dell’ambiente urbano. Questo strumento supporta le decisioni amministrative e contribuisce a migliorare la qualità della vita dei cittadini. Inoltre, è stato presentato il Modello 3D della città, una rappresentazione dettagliata del contesto urbano utile per l’analisi delle infrastrutture, la pianificazione urbana e l’identificazione di eventuali barriere fisiche.

Il workshop ha offerto anche un approfondimento sulle prime applicazioni concrete di queste tecnologie. Il Dimostratore per la Mobilità, che sarà inizialmente implementato presso l’Ospedale San Martino di Genova, è progettato per ottimizzare la mobilità urbana assistendo i cittadini in tutte le fasi dei loro spostamenti. Questo sistema comprende diverse componenti pensate per garantire un’esperienza di viaggio più fluida e sicura.

È stato poi presentato il Dimostratore Scuola, attualmente in fase di sviluppo in nove scuole genovesi, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza educativa attraverso l’utilizzo di strumenti digitali innovativi e inclusivi.

Infine, la Urban Dashboard, una piattaforma avanzata destinata ai decisori politici, è progettata per supportare le amministrazioni nella gestione della città, basandosi su dati aggiornati e sulle reali esigenze dei cittadini.

La giornata si è conclusa con una discussione interattiva tra esperti, amministratori e stakeholder, che hanno avuto l’opportunità di confrontarsi sulle sfide e le opportunità offerte dalle tecnologie per la trasformazione delle città.

La partecipazione di RAISE Spoke 1 alla Genova Smart Week 2024 conferma il ruolo cruciale del progetto nello sviluppo di soluzioni innovative volte a costruire città più intelligenti, sostenibili e orientate al benessere dei cittadini.

Questo impegno rappresenta un passo significativo verso un futuro urbano più equo e inclusivo, in grado di rispondere alle esigenze della società contemporanea e di migliorare concretamente la qualità della vita.

RAISE si presenta al mondo: successi e prospettive allo Smart City Expo World Congress di Barcellona

Mercoledì 6 novembre, presso lo Smart City Expo World Congress di Barcellona, è stato presentato RAISE – Robotics and AI for Socio-economic Empowerment.

L’evento, ospitato nello stand del Centro Interdipartimentale di Scienza della Città del CNR, ha visto una partecipazione internazionale di leader del settore, esponenti governativi, ricercatori e imprenditori, tutti uniti dall’obiettivo di costruire città più intelligenti, accessibili e inclusive.

In particolare, i progressi dello Spoke 1 di RAISE, dedicato alle Tecnologie Urbane per un Coinvolgimento Inclusivo, sono stati illustrati da Michela Spagnuolo, coordinatrice dello Spoke, e da Giorgio Genta di ETT S.p.A., affiliato allo Spoke 1 e responsabile dello sviluppo della piattaforma dati.

Entrambi hanno evidenziato come le nuove tecnologie possano favorire una partecipazione inclusiva nei contesti urbani, attraverso strumenti digitali avanzati e soluzioni che migliorano la qualità della vita nelle città.

Alla presentazione è intervenuto anche il Dott. Giampiero Biamino, Direttore Smart City per il Comune di Genova, che ha arricchito il dibattito condividendo la visione del Comune sullo sviluppo di tecnologie per l’accessibilità e l’inclusione. La sua partecipazione ha offerto un quadro pratico di come le città possano adottare soluzioni innovative, rendendo più agevole la vita dei cittadini con bisogni specifici e potenziando l’integrazione sociale.

L’incontro è stato particolarmente significativo per il contesto internazionale e per la connessione diretta con le aree di intervento di RAISE, in linea con l’obiettivo di costruire città migliori per tutti.

La presentazione ha suscitato un grande interesse tra i visitatori dello stand, aprendo la strada a nuove collaborazioni e stimolando riflessioni sul ruolo cruciale della tecnologia nel favorire l’inclusione e la partecipazione urbana.

Lo Smart City Expo World Congress si conferma così un punto di riferimento globale per lo scambio di idee e la creazione di sinergie tra i diversi attori impegnati nella trasformazione delle città verso un futuro più sostenibile e inclusivo.

Tecnologie per il benessere e l’inclusione in contesto urbano

Il 30 ottobre presso il RAISE Village si è svolto il workshop organizzato da Spoke 1, intitolato “Tecnologie per il benessere e l’inclusione in contesto urbano”. L’obiettivo dell’evento è stato quello di presentare al pubblico i risultati e le sfide dei progetti finanziati dal PNRR e da iniziative europee, tutti focalizzati sul miglioramento della qualità della vita nelle aree urbane.

Oltre al progetto RAISE, hanno partecipato rappresentanti di NBFC e CN HPC e del progetto europeo WELLBASED. Questa occasione ha permesso di comunicare le attività in corso e discutere ricerche in corso e soluzioni innovative sviluppate per affrontare le sfide dell’ambiente urbano. In particolare, l’attenzione si è concentrata sul miglioramento dei servizi, sull’accessibilità, sulla fruizione degli spazi pubblici, sulla qualità dell’ecosistema urbano e sull’inclusione sociale.

Attraverso la condivisione delle esperienze, il workshop ha esplorato le potenzialità delle tecnologie digitali e dei nuovi modelli di gestione urbana, con l’obiettivo di rendere le città più inclusive, sostenibili e orientate al benessere dei cittadini e dell’ecosistema urbano, migliorando la qualità della vita in modo integrato.

L’evento ha avuto inizio con un’introduzione di Michela Spagnuolo, che ha presentato gli obiettivi della giornata. La relatrice ha sottolineato l’importanza di esplorare come le tecnologie urbane possano favorire un coinvolgimento inclusivo, trasformando le città da semplici ambienti smart a realtà reattive ai bisogni dei cittadini grazie all’uso di intelligenza artificiale e robotica.
Successivamente, sono stati presentati diversi progetti innovativi. Luca Lazzarini, del DAStU/Politecnico di Milano, ha parlato del progetto NBFC, evidenziando le politiche e i piani attuati per la biodiversità urbana, e discutendo i nodi, le sfide e le traiettorie future per migliorare l’ambiente urbano e la salute pubblica.
Alberto Leporati, dell’Università di Milano-Bicocca, ha preso la parola per illustrare le sfide e le soluzioni tecnologiche nel contesto delle città e delle società digitali, nell’ambito del progetto CN HPC.
Antonia Bruno, anch’essa dell’Università di Milano-Bicocca, ha presentato il progetto EI MUSA, focalizzandosi sulla rigenerazione urbana, con una prospettiva sulla biodiversità alla microscala. La relatrice ha offerto uno sguardo ravvicinato alle strategie di riqualificazione degli spazi urbani, mettendo in luce l’importanza di un approccio integrato e sostenibile.
Infine, Alberto Pilotto e Marina Barbagelata, rappresentanti del progetto europeo WELLBASED, hanno discusso la povertà energetica e il benessere, ponendo particolare attenzione alla salute della popolazione anziana. Il loro intervento ha messo in evidenza come la raccolta di dati possa migliorare la vita delle persone vulnerabili.

“Oggi ho avuto l’opportunità di esplorare diversi approcci per migliorare la vita delle persone, sia in termini di salute che di qualità degli spazi in cui vivono, come le città e l’habitat in generale. Questo confronto è stato molto istruttivo. Ad esempio, non mi ero mai soffermato a riflettere su quante specie di batteri ci circondano e sull’importanza che rivestono per la nostra vita e salute. Questa consapevolezza mi ha fatto pensare a come, nello Spoke 9 del Centro Nazionale, ci occupiamo della progettazione e realizzazione di servizi digitali volti a migliorare la vita delle persone. Integrare anche questo aspetto potrebbe rivelarsi un’ottima idea” ha commentato al termine del workshop Alberto Leporati, dell’Università di Milano-Bicocca, che ha presentato le attività dello Spoke 9 del Centro Nazionale HPC, Big Data e Quantum Computing.

“È fondamentale stabilire sinergie e interazioni tra grandi progetti nazionali finanziati con i fondi del PNRR. Negli ultimi tempi, abbiamo assistito a un significativo investimento da parte delle istituzioni in alcune linee di ricerca cruciali per il futuro della nostra società. Ad esempio, lavoro presso il Centro Nazionale per la Biodiversità, un tema centrale nelle agende delle amministrazioni locali e nei programmi di ricerca della comunità scientifica. La biodiversità si intreccia, infatti, con molte altre tematiche, come la salute, le nuove tecnologie e la transizione climatica, dimostrando l’importanza di un approccio collaborativo e multiscalare. Credo fermamente che il valore aggiunto delle ricerche finanziate dal PNRR debba essere preservato e sviluppato anche nel periodo successivo, per orientare queste iniziative verso temi di forte rilevanza sociale” ha aggiunto Luca Lazzarini, del Politecnico di Milano per lo Spoke 5 di NBFC.

“Gli interventi della giornata hanno dimostrato la ricchezza delle competenze che il PNRR è riuscito a mettere in campo, evidenziando anche come la stessa sfida – la promozione del benessere in contesto urbano in questo caso – possa essere affrontata con prospettive diverse e approcci complementari. Tanti gli spunti di integrazione tra le attività oggi in corso e tante le possibili estensioni delle attività stesse emerse dalle presentazioni e dalle discussioni a seguire. Una giornata molto piacevole che sottolinea anche la necessità di un approccio fortemente multidisciplinare oggi imprescindibile per affrontare sfide complesse come il benessere in contesto urbano” ha commentato Michela Spagnuolo, coordinatrice dello Spoke 1 a conclusione della giornata.

Il workshop ha rappresentato un’importante occasione di confronto e condivisione, dove esperti e partecipanti hanno potuto esplorare le potenzialità delle tecnologie digitali e dei nuovi modelli di gestione urbana per costruire città più inclusive e sostenibili, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini.

GIANO, uno dei progetti di Spoke 1, lancia il suo sito per servizi online inclusivi rivolti ai cittadini di Genova

Nell’ambito dello spoke 1 di RAISE, su smart city ed inclusione, è stato lanciato durante questa estate il sito web di GIANO.

GIANO vuole offrire una soluzione efficace e friendly, per superare le difficoltà del cittadino costretto ad interagire con una molteplicità di fonti digitali che necessitano ripetutamente di dati personali per accedere a informazioni frammentarie e spesso incomplete.

GIANO intende ribaltare questo flusso creando un unico punto di accesso interamente sotto il controllo del cittadino, sicuro e adattabile alle proprie esigenze, tratti e abilità. Questo sistema non solo protegge i dati personali ma si adatta anche alle diverse condizioni o interessi degli utenti, migliorando efficienza, efficacia, l’accessibilità e quindi in generale l’esperienza d’uso.

Il progetto mira a creare un sistema di “raccomandazione accessibile”, inclusivo e sicuro per tutti i cittadini di Genova, basato sullo sviluppo di un Gemello Digitale del Cittadino che consenta un accesso più efficiente e personalizzato ai servizi urbani e allo stato della città.

La raccomandazione consiste nell’invio di suggerimenti personalizzati, adattati alle caratteristiche e alle preferenze dei cittadini, per ottimizzare l’esperienza e l’utilizzo dei servizi urbani, garantendo una migliore fruibilità del contesto cittadino.

Per fare ciò, sono stati organizzati dei focus group mirati a comprendere esigenze, bisogni, percezioni e preferenze riguardo all’accessibilità dei servizi cittadini da parte dei futuri utenti del gemello digitale, a seguito dei quali sono state individuate le variabili biopsicosociali e urbane finalizzate all’identificazione dei casi d’uso che porteranno allo sviluppo di servizi tecnologici volti a migliorare la fruibilità della città di Genova e dei suoi servizi da parte dei cittadini.

Il consorzio di GIANO è composto da Nextage srl (capofila), Fondazione David Chiossone, T-Bridge e Stackhouse.

GIANO è è uno dei progetti vincitori del bando a cascata per progetti di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale nei domini dell’Intelligenza Artificiale e della Robotica, promosso da Spoke 5.

Il progetto è affiliato allo Spoke 1, sulle tematiche della smart city inclusiva, coordinato da Michela Spagnuolo (CNR).

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Preview dell’applicazione GIANO
Autore: Giano
Credits: GIANO e RAISE

Spoke 1 presenta un nuovo metodo di misurazione e monitoraggio per la città inclusiva del futuro

Lo Spoke 1 ha elaborato un metodo che costituisce una novità nell’ambito della letteratura internazionale sulla metodologia di ricerca, per gli studi aziendali e manageriali.

Il metodo proposto definisce un processo che orienta nella costruzione del miglior sistema di misurazione e monitoraggio per ciascuna città, a partire dalle sue caratteristiche, dai suoi problemi e valori, e dalla sua specifica idea di qualità della vita e di inclusione.

Si tratta di un metodo bidirezionale, che coniuga due approcci top-down e bottom-up, per definire un framework di misurazione urbana “standard ma su misura”.

Questo metodo quindi è basato su concetti di Smart City condivisi universalmente e al tempo stesso è progettato per rispondere alle diverse esigenze di ogni città.

Un’implementazione empirica su Genova, città italiana di medie dimensioni alla ricerca di un proprio sistema di misurazione delle prestazioni, supporta il background teorico e aiuta a validare il modello pratico.

Ecosistema RAISE - Spoke 1 presenta un nuovo metodo di misurazione e monitoraggio per la città inclusiva del futuro - Paola Dameri e Monica Bruzzone
Il modello teorico proposto per la misurazione della Smart City | Autori: Renata Paola Dameri e Monica Bruzzone

Renata Paola Dameri (UniGe) e Monica Bruzzone (UniGe) hanno presentato tale metodo in Portogallo, come contributo scientifico nell’ambito della 23°edizione di “European Conference on Research Methodology for Business and Management Studies (ECRM 2024)”, svoltasi a Oporto il 4 e 5 luglio 2024: “A Bidirectional Research Method to Design a Smart City Evaluation System”.

Il metodo è stato implementato nell’ambito dell’Ecosistema dell’innovazione RAISE, Spoke 1, che affronta il tema delle tecnologie urbane per l’inclusione ed è coordinato da Michela Spagnuolo (CNR).

Immagini:
Credits: UniGe e RAISE

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Modello concettuale, immagine digitale
Autore: Monica Bruzzone

Spoke 1 entra nella fase di avviamento del Dimostratore Mobilità

Lo scorso 6 giugno, organizzato dal Task 4.2 dello Spoke 1 di RAISE, si è svolto presso la sede di Erzelli dell’IIT un evento relativo al deployment, ovvero le attività di messa a terra che rendono il sistema disponibile per l’utilizzo, del Dimostratore Mobilità: un insieme di servizi e dispositivi che supportano i cittadini a superare alcune difficoltà relative al muoversi nella città con l’obiettivo di promuovere una fruizione inclusiva degli spazi urbani.

Per l’occasione si sono riuniti gli sviluppatori delle singole componenti del Dimostratore Mobilità, del Citizen Digital Twin (CDT), dell’Urban Data Platform (UDP) e i leader e co-leader dello Spoke 1 e del Task 4.2, con la partecipazione attiva di membri di IIT, CNR, Università di Genova, ETT e Fondazione Don Gnocchi.

Ecosistema RAISE - Spoke 1 fase avviamento dimostratore mobilità

Dopo una prima fase introduttiva con una panoramica sull’avanzamento dei lavori dello Spoke 1 e sull’architettura di CDT e UDP, si è entrati nel vivo dell’evento con la fruizione delle demo delle componenti che andranno a costituire il dimostratore mobilità.

Le demo sono state presentate contemporaneamente su più turni e gli sviluppatori hanno potuto muoversi tra una postazione e l’altra, interagendo fra loro, toccando con mano le tecnologie proposte e approfondendone il funzionamento.

Ecosistema RAISE - Spoke 1 fase avviamento dimostratore mobilità

Si è trattato quindi di un evento interno ma pienamente operativo di confronto tra le diverse parti coinvolte nella realizzazione del dimostratore mobilità che ha permesso di presentare 13 componenti sviluppate da CNR, IIT, UniGe, ETT e Fondazione Don Gnocchi.

“L’evento del 6 giugno ci ha dato, sia come spettatori che presentatori, una delle prime panoramiche concrete di tutto quello che Spoke 1 ha pianificato per il Dimostratore Mobilità. È stato un incontro tecnico e denso, che ha consolidato la comunicazione e collaborazione tra tutti i partecipanti al progetto che lavorano al dimostratore. La presentazione delle componenti è stata efficace e a fine giornata abbiamo avuto una conferma del potenziale di questo dimostratore all’interno di Spoke 1” ha dichiarato Elia Moscoso Thompson, CNR-IMATI.

Ecosistema RAISE - Spoke 1 fase avviamento dimostratore mobilità

Foto di Linda Lastrico, IIT

Pubblicata la graduatoria del bando RAISE Spoke 1, finanziato dai Fondi PNRR ed emesso da CNR – IMATI

È stata pubblicata la graduatoria relativa al bando emanato dall’Istituto di Matematica Applicata e Tecnologie Informatiche “E. Magenes” (IMATI) del CNR, nel contesto delle iniziative dell’Ecosistema dell’innovazione RAISE, supportate dai fondi del PNRR.

Chiusosi lo scorso 23 febbraio, il bando ha attirato proposte progettuali di altissimo livello provenienti da Università pubbliche ed Enti pubblici di ricerca localizzati nelle regioni del Mezzogiorno. Le proposte si sono concentrate sull’importante obiettivo di promuovere la ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni innovative per migliorare l’accessibilità ai servizi e l’inclusione sociale in contesti urbani.

Data l’altissima qualità delle proposte ricevute, IMATI ha deciso di incrementare la dotazione finanziaria, permettendo così di finanziare quasi integralmente i sei progetti ammissibili.
Questo significa un investimento totale di 2.800.000 euro, distribuiti tra sei progetti provenienti da Università ed Enti Pubblici di Ricerca localizzati nelle regioni del Sud Italia.

I finanziamenti assegnati mirano a favorire l’accelerazione tecnologica delle soluzioni sviluppate, portandole dalla fase di progettazione alla sperimentazione sul territorio del Sud Italia, come identificato nelle proposte progettuali.
Le proposte presentate sono distribuite su tutte le quattro aree tematiche chiave, in linea con gli obiettivi di RAISE Spoke 1 e le regioni coinvolte sono: Abruzzo, Campania, Basilicata, Puglia e Sardegna.

Avviso pubblico per la selezione di proposte progettuali presentate da Università pubbliche ed Enti pubblici di Ricerca localizzati nelle regioni del Mezzogiorno per la realizzazione di attività di ricerca, sviluppo e sperimentazione negli ambiti di interesse dell’ecosistema RAISE | Maggiori informazioni sulla graduatoria a questo link.

“Mobilità accessibile e inclusiva”: il workshop dello Spoke 1

Presso la Sala Laurea del Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Genova oltre 60 partecipanti hanno aderito a questo momento di incontro e approfondimento dedicato alla presentazione e discussione del primo dimostratore delle tecnologie target di RAISE in contesto urbano.

Durante il workshop, diversi partner del progetto hanno esposto le componenti tecnologiche pensate per rispondere ai bisogni di mobilità accessibile e inclusiva, e il loro programma di sviluppo, enfatizzando le loro funzionalità e l’interazione immaginata con l’utente.

L’agenda ha incluso presentazioni di componenti interattive (come, ad esempio, sistemi di navigazione urbana avanzata e sistemi per la comunicazione tra persone con diversa abilità) e componenti funzionali (come, ad esempio, il rilevamento del rischio percepito durante la camminata, o l’annotazione automatica e personalizzata dell’accessibilità urbana, e il monitoraggio dello stato della città), sollecitando ulteriori collaborazioni tra i partener coinvolti.

Ecosistema RAISE - Workshop Mobilità accessibile e inclusiva - Spoke 1 Genova

Il workshop si è rivelato di fondamentale importanza non solo dal punto di vista tecnico, per procedere con lo sviluppo tecnologico, ma ha anche messo in luce la capacità delle diverse componenti di lavorare insieme per incrementare la reattività della città.

Attraverso una serie di discussioni approfondite è stato possibile capire come queste componenti si interfacciano con il modello della città e quello del cittadino. Inoltre, la presentazione del contributo tecnologico, e di come questo sarà utilizzato dai cittadini, ha contribuito a sviluppare una valutazione comprensiva dell’impatto sociale ed economico del dimostratore.

Pubblicato l’Avviso per il finanziamento di progetti di ricerca, sviluppo e sperimentazione negli ambiti di interesse dell’ecosistema RAISE – Spoke 1

L’Istituto di Matematica Applicata e Tecnologie Informatiche “E. Magenes” del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IMATI) è promotore dell’Avviso pubblico per la selezione di proposte progettuali presentate da Università pubbliche ed Enti pubblici di ricerca localizzati nelle regioni del Mezzogiorno per la realizzazione di attività di ricerca, sviluppo e sperimentazione negli ambiti di interesse dell’Ecosistema RAISE – Robotics and AI for Socio-conomic Empowerment, finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU su fondi PNRR MUR – M4C2 Investimento 1.5.

L’Avviso ha l’obiettivo di consolidare e potenziare le competenze espresse dall’Ecosistema RAISE coinvolgendo Enti e Atenei del Sud Italia, allargando la rete delle collaborazioni e favorendo virtuose sinergie con altre iniziative finanziate dal MUR sui fondi PNRR (Centri Nazionali, Partenariati Estesi, altri Ecosistemi dell’Innovazione).

CNR, Soggetto Esecutore leader dello SPOKE 1 “Ambienti e servizi urbani accessibili ed inclusivi” all’interno dell’Ecosistema RAISE, assegna all’Avviso una dotazione finanziaria iniziale pari a € 1.020.000 per progetti ricerca e sviluppo sui temi del miglioramento dell’accessibilità ai servizi e inclusione sociale in contesti urbani che integrino l’offerta tecnologica di RAISE Spoke 1 e permettano di sviluppare dimostratori delle tecnologie obiettivo di RAISE Spoke 1 in regioni del Mezzogiorno.

Le proposte dovranno evidenziare la capacità di progettare, realizzare e validare dimostratori tecnologici che portino le soluzioni sviluppate a sperimentazione sul territorio del SUD identificato nella proposta progettuale.

Possono partecipare all’Avviso le Università pubbliche e gli Enti pubblici di ricerca – esterni all’Ecosistema RAISE e aventi stabile organizzazione nelle regioni del Mezzogiorno – che dovranno coinvolgere almeno un altro partner (ente pubblici come Agenzia Regionali,  Enti Locali, ecc) a cui affidare incarichi o con cui attivare collaborazioni per la sperimentazione delle tecnologie in ambienti reali, favorendo la prospettiva di mutuare i progetti in altri territori.

I progetti dovranno avere una durata non superiore a 15 mesi e un costo complessivo compreso tra i 300.000 e gli 800.000 euro; il contributo è riconosciuto in misura pari al 100% dei costi ammissibili.

Le proposte dovranno essere inviate a mezzo PEC entro le ore 18:00 del 23 febbraio 2024.

Maggiori informazioni sull’Avviso pubblico QUI

Le sfide di RAISE: città inclusive e accessibili

Nella seconda parte dell’incontro sono intervenuti Michela Spagnuolo, Direttore dell’Istituto di Matematica Applicata e Tecnologie Informatiche “Enrico Magenes” del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR – IMATI) e coordinatrice dello Spoke 1, e Andrea Tacchino, Bioingegnere e ricercatore della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla di Genova, partner dello Spoke 1.

Michela Spagnuolo nel suo intervento ha evidenziato come “l’argomento della ricerca e del trasferimento tecnologico di Spoke 1 riguarda le smart cities e nasce dal progetto strategico del CNR “Urban Intelligence”, il cui scopo è costruire una piattaforma basata su modellistica matematica, intelligenza artificiale e sensoristica innovativa per fornire un supporto decisionale alla gestione della città, pensata come un insieme complesso di diversi livelli di servizi e processi. Spoke 1 verticalizza e specializza questo approccio verso l’accessibilità e l’inclusione sociale, introducendo la robotica come ulteriore elemento di innovazione, per dimostrare come le tecnologie possono essere messe al servizio delle persone per aumentare le loro capacità di fruire in maniera autonoma la vita in città, mitigando le difficoltà legate all’accessibilità e all’inclusione per le categorie fragili (anziani o persone con diverse abilità sensoriali, cognitive o motorie). In questo anno abbiamo raccolto indicazioni sulle esigenze e difficoltà comunicate dai nostri stakeholder che sono cittadini, associazioni di cittadini e categorie di utenti. Con queste informazioni abbiamo elaborato un primo progetto dimostratore legato al miglior uso dei servizi di mobilità pedonale e veicolare in città, includendo strumenti per la pianificazione e l’effettuazione di un percorso, rivolto a tutti i cittadini, incluso chi ha difficoltà a muoversi in ambienti sconosciuti mitigando il senso di disorientamento che potrebbe nascere. Spoke 1 è caratterizzato dal desiderio di avere un impatto sul sociale e cerca di raggiungere lo scopo tramite il codesign dei progetti e il dialogo con gli utenti finali. Vorremmo che i laboratori di codesign che stiamo creando fossero mantenuti in modo permanente sul territorio per impostare un nuovo approccio allo sviluppo di politiche di rigenerazione urbana che tengano conto dell’individuo e delle sue necessità.”

Andrea Tacchino ha sottolineato come “Spoke 1 è una grande opportunità per chi ha a che fare con la sclerosi multipla perché siamo abituati ad usare la tecnologia per la riabilitazione o per la valutazione della persona, mentre le tecnologie che si metteranno in campo apriranno la strada verso l’innovazione data dal monitoraggio continuo, anche in correlazione con i cambiamenti dell’ambiente circostante. Questo permetterà di cambiare la tipologia e quantità di informazioni che si possono acquisire rispetto ad una visita ambulatoriale. Ora stiamo lavorando anche al coinvolgimento delle persone con sclerosi multipla alle varie fasi di codesign, che è in linea con la nostra missione di coinvolgere le persone nei vari stadi della ricerca per lo sviluppo e l’utilizzo della tecnologia ma anche nella condivisione dei dati generati per comprenderne meglio il significato. Per il futuro vedo anche la possibilità di creare dei percorsi formativi ed educativi per l’utilizzo di nuove tecnologie e la possibilità di ramificare sul territorio nazionale i risultati e poterli condividere anche con nuovi partner che non fanno ora parte del progetto.”

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