Arte Tattile, un’esperienza multisensoriale inclusiva di ETT nell’ambito dello Spoke 1

ETT ha realizzato il progetto “Arte Tattile” nell’ambito dello Spoke 1 di RAISE, un’iniziativa che innova il modo di vivere l’arte.

Pensato per superare le barriere della vista, il quadro tattile sfrutta la tecnologia Sense® per rendere le opere accessibili a tutti, offrendo un’esperienza multisensoriale e immersiva.

Sensori tattili invisibili integrati nelle superfici permettono ai visitatori di esplorare l’opera con le mani, mentre contenuti audio si attivano automaticamente, raccontando la storia del dipinto e arricchendo l’esperienza sensoriale.

Arte Tattile, un’esperienza multisensoriale inclusiva di ETT nell’ambito dello Spoke 1.
Arte Tattile di ETT a Palazzo Reale, Genova | Autore: RAISE | Crediti: RAISE

Il progetto nasce da una ricerca approfondita sulla fruizione inclusiva dell’arte bidimensionale, con l’obiettivo di trasformare ogni visita in un incontro diretto e personale con l’opera. Il processo creativo parte dalla conversione di una fotografia del dipinto in un modello tridimensionale in rilievo, dove linee e dettagli diventano forme percepibili al tatto.

Il prototipo tridimensionale, realizzato in scala 2:1 tramite stampa 3D, garantisce precisione e fedeltà dei dettagli, mentre la tecnologia Sense® integrata consente di attivare descrizioni audio sfiorando le diverse sezioni del quadro, creando un vero dialogo tra opera e visitatore.

L’esperienza diventa così un percorso immersivo, capace di stimolare tatto, udito, emozione e memoria, rendendo l’arte viva e accessibile a tutti.

Arte Tattile dimostra come la tecnologia possa essere un ponte tra cultura e inclusione: superando le barriere tradizionali, amplia le possibilità di fruizione artistica e invita ogni persona a vivere l’arte in modo diretto e personale.

Il progetto è stato presentato come demo all’interno del RAISE Village 2025 e nel recente evento di Spoke 1 Inclusione Reale: quando la casa diventa museo e il museo torna a essere casa, presso Palazzo Reale a Genova, proprio nella Giornata Internazionale delle persone con disabilità.

La project manager Susanna Alloisio (ETT, Spoke 1) ha così commentato il progetto: “In definitiva, il quadro tattile non è solo un oggetto da osservare, ma un invito a toccare, ascoltare e scoprire. Grazie a questa realizzazione, ETT mostra come la tecnologia possa trasformare l’incontro con l’arte in un’esperienza condivisa, aperta a tutti, dove ogni visitatore può percepire l’opera in modo unico, sensoriale e profondamente personale”.

Immagine di copertina
Autore della foto (frame da video): Marzio Cardellini (Bluframe)
Crediti: RAISE

Ricerca e inclusione alla ICEEL 2025

La International Conference on Education and E-Learning (ICEEL 2025) si è svolta il 21, 22 e 23 novembre 2025 presso la Otsuma Women’s University di Tokyo e ha visto la partecipazione di RAISE Spoke 1 con due contributi di ricerca dedicati all’innovazione educativa.

L’evento ha riunito una comunità internazionale di ricercatrici, ricercatori ed esperti del settore per approfondire il tema “AI-Powered Learning: Transforming Education in the Digital Age”, offrendo tre giorni di discussione sulle prospettive aperte dall’intelligenza artificiale e dalle tecnologie digitali nell’apprendimento contemporaneo.

RAISE Spoke 1 è stato rappresentato da Giulia Pusceddu e Lorenzo Landolfi dell’Istituto Italiano di Tecnologia, che hanno illustrato i risultati di due studi sviluppati nell’ambito del programma. Le loro attività hanno valorizzato l’approccio multidisciplinare dello spoke, orientato alla creazione di strumenti e metodologie capaci di rendere l’educazione più accessibile, inclusiva ed efficace.

Il primo contributo, “Text vs. 3D Models: Comparing Traditional and 3D-Printed Learning Materials in Primary Science Education”, presentato da Giulia Pusceddu, ha esaminato l’uso di modelli tridimensionali stampati in 3D come supporto all’insegnamento delle scienze nella scuola primaria. L’indagine ha messo a confronto materiali testuali tradizionali e oggetti fisici creati tramite stampa 3D, con l’obiettivo di comprendere come la manipolazione di modelli tangibili possa rafforzare la rappresentazione spaziale, facilitare l’esplorazione attiva dei contenuti e aumentare il coinvolgimento delle studentesse e degli studenti. Il lavoro ha evidenziato l’importanza di strumenti accessibili e diversificati per sostenere modalità di apprendimento complementari.

Ricerca e inclusione alla ICEEL 2025

Il secondo contributo, “A Memory Game to Foster Empathy in the Classroom: Preliminary Assessment by School Teachers”, presentato da Lorenzo Landolfi, ha introdotto un gioco educativo ideato per promuovere l’empatia e la collaborazione tra gli alunni della scuola primaria. La ricerca ha illustrato il funzionamento del gioco e ha raccolto le valutazioni delle insegnanti e degli insegnanti che lo hanno sperimentato in classe. Le osservazioni hanno mostrato come attività ludiche strutturate possano favorire la partecipazione, potenziare le capacità relazionali e contribuire allo sviluppo socio-emotivo, creando contesti che valorizzano il rispetto reciproco e la cooperazione.

Ricerca e inclusione alla ICEEL 2025

Entrambi gli articoli sono stati accettati per la pubblicazione negli atti della conferenza, confermando il contributo di RAISE Spoke 1 alla ricerca internazionale sui metodi educativi supportati dalla tecnologia. La presenza dei due ricercatori alla ICEEL 2025 ha offerto un’occasione per condividere risultati, confrontarsi con la comunità scientifica globale e rafforzare il ruolo dello spoke nello sviluppo di soluzioni accessibili, affidabili e orientate all’inclusione.

La partecipazione a ICEEL 2025 ha inoltre consolidato il dialogo con realtà accademiche e istituzionali attive nella trasformazione digitale dell’educazione. I risultati presentati a Tokyo hanno mostrato come l’integrazione tra ricerca scientifica e applicazioni didattiche possa generare strumenti capaci di sostenere il benessere delle studentesse e degli studenti, valorizzare la diversità delle loro competenze e migliorare la qualità dell’esperienza formativa.

STAG2025: RAISE presenta risultati e nuove tecnologie

La conferenza internazionale STAG2025 – Smart Tools and Applications in Computer Graphics ha riunito a Genova, il 27 e 28 novembre 2025, ricercatrici, ricercatori e professionisti impegnati nello sviluppo di strumenti avanzati per la modellazione digitale, la realtà virtuale e l’analisi delle forme urbane. L’evento, organizzato dal Chapter italiano di Eurographics, ha offerto un ambiente ricco di scambi scientifici e presentazioni di progetti innovativi.

RAISE ha partecipato con una presenza ampia e articolata, portando contributi che hanno mostrato la maturità del progetto e la vivacità della sua comunità di ricerca. I lavori presentati hanno attraversato diversi ambiti applicativi e hanno illustrato risultati già concreti nel campo dei musei virtuali inclusivi, dei digital twin urbani e della modellazione geospaziale.

Il primo contributo ha riguardato il poster “Integrating Multi-Modal Solutions for Personalized and Accessible VR Museum Experiences”, presentato da Brigida Bonino (CNR-IMATI, Spoke 1) come autrice principale. Bonino ha illustrato una soluzione VR progettata per un museo virtuale con funzionalità che ampliano l’accessibilità sensoriale. L’applicazione ha mostrato come le tecnologie immersive possano creare esperienze culturali più inclusive e personalizzabili, capaci di rispondere a esigenze diverse e di rafforzare l’interazione con i contenuti museali.

Il secondo contributo ha portato l’attenzione sulla percezione umana nello spazio urbano. Con il poster “Metrics and Tools for Geometry-Based Analysis of Urban Scenes from a Human Perception Perspective”, Michela Mortara (CNR-IMATI, Spoke 3) ha presentato strumenti dedicati alla quantificazione dell’impatto visivo della forma della città. Cutruzzulà ha illustrato un approccio che combina analisi geometrica, modellazione 3D e principi della percezione, offrendo nuove possibilità per la valutazione dell’aspetto urbano e delle sue implicazioni sulle persone che lo vivono.

STAG2025: RAISE presenta risultati e nuove tecnologie

Il terzo lavoro ha coinvolto un team multidisciplinare con competenze nella modellazione di città digitali. Il paper “LiD2LOD: Generating LOD1 Urban Models from Airborne LiDAR”, firmato da Tommaso Sorgente, Chiara Romanengo ed Elia Moscoso Thompson (CNR-IMATI, Spoke 1) ha presentato un tool per la generazione di modelli tridimensionali LOD1 a partire da dati LiDAR aerei. Il contributo ha segnato il primo passo verso una serie di strumenti destinati alla costruzione di digital twin urbani, con un’attenzione particolare alla qualità delle geometrie e alla replicabilità dei processi di modellazione.

Il quarto contributo ha riguardato la modellazione geospaziale. Il paper “A Lightweight Open-Source Tool for Meshing within Geosciences”, sviluppato da Daniela Cabiddu e Simone Pittalunga (CNR-IMATI, Spoke 3), ha presentato uno strumento open-source per la generazione di mesh 2D e 3D dedicate alle geoscienze. L’applicazione ha offerto un insieme di funzioni utili per integrare dati territoriali eterogenei e per produrre modelli geospaziali pronti per analisi numeriche e simulazioni.

Oltre ai contributi scientifici, RAISE ha sostenuto una delle keynote della conferenza grazie al lavoro di Michela Spagnuolo, che ha coordinato una delle sessioni e ha facilitato la partecipazione del Prof. Mathieu Brédif. Il suo intervento ha arricchito il programma con una prospettiva avanzata sulla modellazione geometrica e sull’uso dei dati spaziali nelle infrastrutture digitali.

La presenza di RAISE a STAG2025 ha mostrato un progetto attivo, collaborativo e capace di portare contenuti scientifici solidi nelle sedi internazionali. I quattro contributi hanno evidenziato la varietà delle competenze coinvolte e la volontà di costruire tecnologie che sostengono musei accessibili, città intelligenti e strumenti digitali affidabili.

Tecnologie urbane inclusive per la città futura

Lo Spoke 1 di RAISE ha partecipato all’edizione 2025 della Genova Smart Week, appuntamento promosso dall’Associazione Genova Smart City e dal Comune di Genova, con il supporto tecnico di Clickutility Team.

L’iniziativa ha raccolto esperti, istituzioni e ricercatori per un confronto nazionale e internazionale dedicato all’evoluzione delle città intelligenti e sostenibili. La manifestazione ha valorizzato buone pratiche, idee e soluzioni orientate allo sviluppo di una città smart attenta al benessere urbano.

Giovedì 20 novembre, dalle 14.30 alle 17.00, il Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi ha ospitato il workshop “Tecnologie urbane per un coinvolgimento inclusivo”, curato dal CNR – IMATI di Genova. L’incontro ha illustrato le attività dello Spoke 1, impegnato nella progettazione e nella realizzazione di tecnologie, dispositivi e servizi che favoriscono una fruizione inclusiva degli spazi urbani.

Lo Spoke 1 ha proposto una visione di Smart City centrata sulle esigenze concrete delle persone, così da migliorare la qualità della vita e generare benessere diffuso.

Il moderatore Roberto Malvezzi (CNR – IMATI) ha aperto l’incontro e ha introdotto i contributi dei relatori. Nel corso del workshop, Fabrizio Malfanti ed Elia Moscoso-Thomson (CNR – IMATI) hanno presentato i risultati raggiunti nello sviluppo delle tecnologie urbane e le prospettive che ne orientano l’evoluzione. Hanno illustrato i principi che guidano la progettazione di servizi sensibili al contesto d’uso e capaci di rispondere alle condizioni dinamiche della vita urbana.

Alice De Luca (IIT) ha approfondito il ruolo delle componenti tecnologiche interattive inserite nei dimostratori di RAISE. Ha mostrato come questi elementi dialoghino con i gemelli digitali dell’individuo e della città, generando esperienze personalizzate. Ha descritto le soluzioni sviluppate per i dimostratori UrbanTech e SchoolTech e ha raccontato il loro impatto sulla mobilità e sull’apprendimento in ambienti complessi.

Gualtiero Volpe ed Eleonora Ceccaldi (Università di Genova) hanno illustrato i processi di sviluppo e valutazione dei dimostratori, spiegando come i team abbiano progettato strumenti capaci di integrarsi nei contesti reali. Hanno mostrato i risultati delle sperimentazioni condotte con cittadini, studenti e comunità educative, evidenziando il valore dell’approccio partecipativo e interdisciplinare.

A seguire, Mauro Migliavacca (Università di Genova) ha riflettuto sull’impatto delle tecnologie sul territorio e sulle prospettive che potranno emergere nei prossimi anni. Ha evidenziato l’importanza di integrare innovazione digitale e dinamiche sociali, così da costruire politiche urbane capaci di generare inclusione e sviluppo sostenibile.

Infine, Paola Renata Dameri (Università di Genova) ha presentato il caso Seagul, una urban dashboard progettata come strumento di supporto alle decisioni politiche cittadine. Ha spiegato come la dashboard raccolga e analizzi dati relativi alla qualità della vita dei cittadini a livello di Municipio e di quartiere, mettendo in evidenza le differenze e le criticità dei micro territori. Questo approccio consente di orientare le decisioni pubbliche verso interventi più mirati, efficaci e centrati sulle persone.

Il confronto si è concluso con una serie di considerazioni condivise dai relatori, che hanno riassunto l’esperienza del workshop e le prospettive aperte dal lavoro svolto negli ultimi anni.

Roberto Malvezzi ha descritto l’incontro come un passaggio significativo: “Questa edizione della Smart Week ha rappresentato un momento importante per raccontare alla città i risultati dello Spoke 1. Abbiamo concluso un percorso di tre anni e abbiamo condiviso quanto realizzato con una comunità attenta allo sviluppo urbano. La Smart Week ha accompagnato l’evoluzione del progetto fin dal primo anno e oggi abbiamo proposto la visione completa di questo lavoro, aprendo una fase nuova dedicata alla valorizzazione dei risultati e alle collaborazioni future.”

Anche Alice De Luca ha ripercorso il lavoro svolto, soffermandosi sulle tecnologie sviluppate per i dimostratori di RAISE: “In questa Smart Week abbiamo presentato le tecnologie sviluppate per i dimostratori RAISE. Queste soluzioni interagiscono con i gemelli digitali dell’individuo e della città e offrono un’esperienza personalizzata nella fruizione dell’ambiente urbano. Abbiamo mostrato i risultati ottenuti nei contesti della mobilità e della scuola.”

Infine, Paola Renata Dameri ha ricordato l’importanza di orientare l’innovazione verso le persone: “Siamo intervenuti per raccontare come tecnologie e intelligenza artificiale possano sostenere le politiche locali e favorire scelte orientate al benessere dei cittadini. La dashboard urbana che abbiamo illustrato adotta un approccio centrato sulle persone e sulle loro condizioni di vita. Questo cambio di prospettiva permette di costruire una Smart City davvero orientata ai bisogni della comunità.”

Il workshop ha offerto una panoramica completa sul contributo dello Spoke 1 all’evoluzione delle città future. La discussione ha mostrato come robotica, intelligenza artificiale e sistemi digitali possano già oggi sostenere la progettazione di servizi urbani inclusivi. L’iniziativa si è inserita in un programma più ampio che, per l’edizione 2025, ha coinvolto istituzioni, scuole, università, imprese e start-up, favorendo lo scambio di idee e l’approfondimento dei principali temi legati alla transizione digitale e sostenibile delle città.

Puglia Mobility Game ha unito ricerca e partecipazione

Il progetto Puglia Mobility Game (PMG) ha concluso una fase di sperimentazione che ha coinvolto cittadini, amministrazioni e ricercatori nel disegno di nuovi modelli di mobilità sostenibile per la regione Puglia. Finanziato attraverso un Bando a Cascata dello Spoke 1 di RAISE, l’iniziativa ha unito ricerca scientifica, innovazione tecnologica e politiche urbane, creando un laboratorio di collaborazione tra università e territorio.

Il progetto, coordinato dal Laboratorio di Economia Applicata (LEA) dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e guidato dalla professoressa Angela Stefania Bergantino, ha coinvolto i Comuni di Monopoli, Fasano e Polignano a Mare.

In queste tre città, caratterizzate da forte vocazione turistica e più di centomila residenti, le attività hanno permesso di sperimentare nuove forme di partecipazione dei cittadini attraverso la gamification, ossia l’applicazione di meccaniche di gioco (come punti e classifiche) per aumentare il coinvolgimento e la motivazione degli utenti. La risonanza del progetto è testimoniata anche dall’intervista rilasciata dalla prof.ssa Angela Stefania Bergantino (UniBa e referente scientifica di PMG) a Mobility Magazine (n. 498), giornale con ampia diffusione nell’ambito del trasporto pubblico, della mobilità e della logistica.

La piattaforma sviluppata in collaborazione con Pin Bike, azienda specializzata in servizi per la mobilità dolce, ha trasformato i comportamenti quotidiani in dati utili per la pianificazione urbana. I partecipanti hanno preso parte a un gioco articolato in tre modalità – inclusiva, competitiva e solidale – che ha premiato i percorsi sostenibili compiuti in bicicletta o con il trasporto pubblico. I punti accumulati hanno generato premi individuali o donazioni a enti no-profit, promuovendo un modello di mobilità che combina benessere personale, impatto sociale e rispetto ambientale.

La sperimentazione ha prodotto risultati significativi. I dati raccolti hanno descritto le abitudini di spostamento dei cittadini e hanno offerto ai Comuni indicazioni concrete per migliorare i propri Piani di Mobilità Sostenibile. L’esperienza ha dimostrato come la motivazione personale e il senso di comunità possano favorire scelte di trasporto più responsabili al fine di ridurre la pressione sul traffico urbano.

Il progetto ha coinvolto anche ISFORT (Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti), che ha collaborato all’elaborazione delle Linee guida operative destinate alle amministrazioni locali. Integrando le evidenze del PMG con i dati nazionali sulle abitudini di mobilità, ISFORT ha contribuito alla definizione di Policy Guidelines mirate a orientare le future strategie territoriali. L’attività congiunta ha trovato spazio in diversi momenti di confronto pubblico, culminati in un evento finale a Bari, con la partecipazione di rappresentanti istituzionali, studiosi e stakeholder del settore.

Il Puglia Mobility Game ha confermato la capacità della ricerca di tradursi in strumenti concreti per le comunità. L’Università di Bari ha così rafforzato il dialogo con i decisori politici e con il tessuto urbano, offrendo un esempio di come i dati e la sperimentazione possano generare politiche pubbliche basate sull’evidenza scientifica.

I Comuni coinvolti hanno espresso l’intenzione di proseguire il percorso avviato e applicare i risultati di PMG in nuovi progetti di mobilità sostenibile. Le Linee guida elaborate costituiranno un punto di riferimento per altre amministrazioni interessate a replicare l’esperienza, dimostrando che la collaborazione tra ricerca, innovazione e partecipazione civica rappresenta una via efficace per costruire città più accessibili, inclusive e sostenibili.

Le tecnologie inclusive di RAISE protagoniste a Ecomondo 2025

Dal 4 al 7 novembre 2025, la Fiera di Rimini ha ospitato la ventottesima edizione di Ecomondo – The Green Technology Expo, il principale appuntamento europeo dedicato alla transizione ecologica e all’economia circolare.

In questo contesto, Lorenzo Landolfi, ricercatore senior dell’Unit for Visually Impaired People (UVIP) dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), ha rappresentato lo Spoke 1 di RAISE all’interno della sessione “Enabling Technologies”, organizzata durante la conferenza Smart Circular Cities – Tecnologie intelligenti per rispondere alle sfide della transizione circolare nei contesti urbani.

L’intervento di Landolfi ha messo in luce il contributo della linea di ricerca UVIP alle attività di RAISE Spoke 1, con particolare attenzione alle soluzioni digitali e inclusive per la città del futuro. Durante il suo intervento, Landolfi ha illustrato alcuni dei risultati delle attività sviluppate all’interno di RAISE Spoke1 proponendo una visione innovativa di smart city, in cui ogni cittadino interagisce con il proprio gemello digitale e con quello della città, generando una rete di informazioni capace di migliorare la fruizione degli spazi urbani. Questo approccio valorizza la tecnologia come strumento per ridisegnare l’esperienza urbana, rendendola più accessibile e personalizzata, a misura delle esigenze di ciascuno.

La partecipazione a Ecomondo ha rappresentato un’importante occasione di confronto con la comunità scientifica e industriale internazionale impegnata nella transizione ecologica. L’evento offre uno spazio di dialogo tra i protagonisti dell’innovazione green, favorendo la nascita di nuove sinergie e la condivisione di esperienze su temi cruciali come mobilità sostenibile, gestione delle risorse, economia circolare e inclusione sociale.

All’interno della conferenza Smart Circular Cities, la sessione dedicata alle tecnologie abilitanti ha mostrato come l’integrazione tra ricerca scientifica e innovazione tecnologica possa trasformare le città in ecosistemi dinamici e sostenibili. Ecomondo 2025 ha confermato il suo ruolo di punto di riferimento per la green economy e la ricerca applicata alla sostenibilità.

Con oltre ventotto anni di storia, la manifestazione si è consolidata come piattaforma internazionale di incontro per imprese, start-up, centri di ricerca e policy maker che condividono una visione comune: costruire un futuro fondato sulla conoscenza, sulla collaborazione e sull’innovazione responsabile.

La partecipazione dello Spoke 1 a Ecomondo 2025 ha sottolineato l’importanza della tecnologia come leva per l’inclusione e come motore di una trasformazione urbana che pone la persona al centro. Un contributo concreto alla costruzione di città più intelligenti, accessibili e sostenibili, capaci di accogliere e valorizzare la diversità come risorsa.

Lo Spoke 1 di RAISE premiato alle Città Intelligenti

Il 20 e 21 ottobre 2025, il Centro Culturale Altinate San Gaetano di Padova ha ospitato la sesta edizione degli Stati Generali delle Città Intelligenti, il principale appuntamento nazionale dedicato all’innovazione digitale, alla transizione urbana e alle tecnologie per la qualità della vita.

In questo contesto, RAISE – Robotics and AI for Socio-economic Empowerment ha partecipato come partner ufficiale, portando all’attenzione del pubblico i risultati e le prospettive di ricerca dello Spoke 1, dedicato alle applicazioni della robotica e dell’intelligenza artificiale per il coinvolgimento inclusivo dei cittadini nelle città e nei territori.

L’evento, promosso dalla community City Vision su iniziativa di Blum!, ha riunito oltre mille rappresentanti del mondo istituzionale, imprenditoriale e accademico, favorendo il confronto su temi cruciali come la governance dei dati urbani, la salute delle città e dei cittadini, la mobilità intelligente, la sostenibilità ambientale e la pianificazione partecipata.

Durante le due giornate, il team di RAISE ha preso parte a due tavole rotonde tematiche, organizzate in collaborazione con il CNR e l’Università di Genova, e ha presentato due pitch pubblici nello spazio Agorà dell’Innovation District.

Il primo pitch ha illustrato il percorso di ricerca dello Spoke 1, mentre il secondo ha riguardato Seagul, lo strumento sviluppato da UniGe nell’ambito dello Spoke 1 per supportare la pianificazione urbana attraverso analisi integrate e modelli interpretativi della città.

Un momento di particolare importanza è stata la partecipazione di RAISE al panel “Nuove città e nuovi cittadini”, tenutosi nell’ambito del Main Event plenario, durante il quale Michela Spagnuolo ha avuto modo di mettere in luce il tratto maggiormente distintivo dello Spoke 1, orientato a collegare il progresso socio-economico delle nostre città alla loro capacità di prendere in considerazione i fabbisogni e le caratteristiche specifiche di tutti i cittadini, con l’obiettivo di sviluppare servizi e politiche che siano realmente in grado di migliorare la qualità della vita di ognuno.

All’interno dell’Innovation District, lo stand di RAISE ha rappresentato un punto di incontro tra amministrazioni pubbliche, imprese, ricercatori e cittadini interessati a conoscere da vicino le attività del progetto. Numerosi i momenti di confronto one-to-one che hanno consentito di avviare nuove sinergie e di condividere buone pratiche di innovazione sostenibile.

Un riconoscimento particolarmente significativo ha coronato la partecipazione di RAISE agli Stati Generali: la Commissione valutatrice del Premio “Buone pratiche” City Vision 2025 ha conferito allo Spoke 1 la menzione speciale di “Buona pratica”.

Lo Spoke 1 di RAISE premiato alle Città Intelligenti

Il progetto è stato infatti giudicato pienamente idoneo a rappresentare un esempio virtuoso da diffondere tra pubbliche amministrazioni e imprese impegnate nella trasformazione intelligente dei territori. Con questo riconoscimento, lo Spoke 1 entra a far parte della selezione nazionale di esperienze di eccellenza che City Vision promuove attraverso la propria piattaforma e le sue attività di comunicazione.

Nel corso della cerimonia di premiazione, la leader dello Spoke 1, Michela Spagnuolo, ha dichiarato: “Ricevere questo premio è stato un momento emozionante, che rende merito al grande impegno che il consorzio RAISE ha profuso durante il progetto, e che testimonia l’interesse mostrato verso i risultati ottenuti dallo Spoke 1 da parte della community di City Vision, oggi forse lo spazio più importante in Italia per quanto riguarda l’innovazione in chiave intelligente delle nostre città grandi e piccole.”

La presenza di RAISE agli Stati Generali e il riconoscimento ottenuto confermano il valore del progetto come laboratorio di innovazione e collaborazione tra ricerca, istituzioni e imprese. Un passo ulteriore nel percorso verso città più intelligenti, inclusive e sostenibili, capaci di mettere la tecnologia al servizio del benessere collettivo.

Con il progetto ARTECOM di Spoke 1 i giovani diventano co-creatori di un’opera artistica interattiva

Per l’intera giornata del 26 settembre presso il Parco del Castello dell’Aquila, Il progetto ARTECOM – ARte, TEcnologia e COMunità: installazioni digitali per la fruizione inclusiva del patrimonio culturale della città, è stato presentato con una dimostrazione pratica e l’illustrazione teorica dei risultati.

Tale evento ha fatto parte dei “Pop-up della Ricerca”, in cui l’Università degli Studi dell’Aquila, insieme al Conservatorio “A. Casella” e all’Università di Teramo, partner e collaboratori, espone attraverso strumenti, immagini e dimostrazioni, anche interattive, i prodotti e le attività di diversi gruppi di ricerca, spaziando in ambiti scientifico-culturali molto diversificati e rivolgendosi ad un pubblico di adulti e di bambini.

ARTECOM si propone come un ponte inclusivo tra arte, memoria, generazioni, identità, territorio e innovazione. Il progetto nasce con l’obiettivo di rendere l’arte accessibile a tutti, in modo gratuito e inclusivo, utilizzandola come strumento educativo e formativo, in particolare per i giovani. Il progetto si colloca in un contesto di ricostruzione urbana e culturale della città dell’Aquila, offrendo ai giovani uno spazio creativo dove il patrimonio culturale dialoga con i linguaggi digitali.

Il fulcro dell’iniziativa è un dimostratore tecnologico interattivo, che unisce arte, musica e intelligenza artificiale per creare un’esperienza immersiva e personalizzata.

L’installazione utilizza sensori, immagini, suoni e proiezioni, che si trasformano in tempo reale sulla base delle caratteristiche del visitatore, restituendo un ambiente artistico dinamico e partecipativo.

I compositori del Conservatorio “A. Casella” hanno creato cinque paesaggi sonori, basati su registrazioni ambientali dell’Aquila e ispirati a diversi tratti di personalità. Attraverso l’interazione diretta, i giovani diventano co-creatori dell’opera artistica. Ogni gesto, suono o movimento contribuisce alla costruzione di una narrazione collettiva, dove l’arte diventa occasione di espressione, crescita e inclusione.

Il percorso è culminato in una performance collettiva pubblica, in cui la comunità intera partecipa a un’esperienza artistica condivisa. In questo modo, ARTECOM, all’interno dello Spoke 1 di RAISE, si realizza pienamente come un ponte tra passato e futuro, tra individuo e collettività, valorizzando il patrimonio culturale attraverso l’innovazione tecnologica e l’espressione creativa.

Il progetto ARTECOM ha come capofila l’Università degli studi dell’Aquila (UNIVAQ). Partner: Conservatorio A. Casella dell’Aquila; Università degli studi di Teramo. Collaborazioni: CUEIM – Consorzio Universitario di Economia Industriale e Manageriale; Cykel -Web Agency & ICT Consulting.

ARTECOM – ARte, TEcnologia e COMunità: installazioni digitali per la fruizione inclusiva del patrimonio culturale della città – è finanziato a valere sul Bando “AVVISO PUBBLICO PER LA SELEZIONE DI PROPOSTE PROGETTUALI PRESENTATI DA UNIVERSITÀ PUBBLICHE ED ENTI PUBBLICI DI RICERCA LOCALIZZATI NELLE REGIONI DEL MEZZOGIORNO PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITA’ DI RICERCA, SVILUPPO E SPERIMENTAZIONE NEGLI AMBITI DI INTERESSE DELL’ECOSISTEMA RAISE – ROBOTICS AND AI FOR SOCIOECONOMIC EMPOWERMENT” – pubblicato dallo SPOKE 1 nell’ambito del perseguimento degli obiettivi del Programma di Ricerca Ecosistema dell’Innovazione RAISE finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU sui fondi PNRR MUR – M4C2 – Investimento 1.5.

Autore: ARTECOM
Crediti: ARTECOM e RAISE

Mobilità inclusiva e dati: RAISE – Spoke 1 ad AFF25

RAISE – Spoke 1 ha partecipato ad Accessibility for Future 2025 (AFF25), che si è svolto a Udine dal 18 al 20 settembre, portando il proprio contributo sui temi della mobilità accessibile e inclusiva.

Roberto Malvezzi (CNR ) ha rappresentato lo Spoke 1 nel panel “Enabling tools for smart mobility projects: rediscovering the value of data”, all’interno dell’evento “Connective intelligence: how ideas redesign territories”. L’intervento ha messo in luce come i dati possano diventare strumenti abilitanti per progettare soluzioni di mobilità intelligenti, capaci di favorire l’autonomia delle persone e di rafforzare la partecipazione attiva alla vita sociale.

Durante il panel si è discusso delle frontiere attuali della ricerca su dati e mobilità intelligente e delle modalità per trasferire i risultati rapidamente nella governance delle città. È emerso con chiarezza il potenziale dell’intelligenza artificiale nell’elaborazione dei big data, un ambito che consente di ridisegnare i modelli di mobilità con una prospettiva più equa e inclusiva. Lo sguardo si è poi proiettato verso il futuro, immaginando la mobilità urbana del 2035: un contesto in cui innovazioni abilitate dai dati potranno trasformare in profondità la quotidianità dei cittadini, migliorando accessibilità e qualità della vita.

Il contributo dello Spoke 1 ha posto al centro la necessità di considerare la mobilità non solo dal punto di vista tecnico, ma anche in relazione agli aspetti sociali e organizzativi. Questa visione ha evidenziato come la ricerca possa generare impatti concreti nella vita delle persone, promuovendo soluzioni che rispondano a esigenze reali di inclusione e partecipazione.

Oltre al panel, nelle giornate del 18 e 19 settembre Spoke 1 è stato presente con uno stand all’interno dell’exhibition area. Lo spazio ha offerto un’occasione di informazione e confronto, presentando le attività di ricerca in corso e aprendo il dialogo con istituzioni, imprese, operatori del settore, associazioni e cittadini. L’interesse raccolto ha confermato l’importanza di costruire ecosistemi collaborativi, in cui la scienza dialoga con la società per trasformare l’innovazione tecnologica in valore condiviso.

Accessibility for Future 2025 si è consolidato come piattaforma internazionale di riferimento per chi lavora su accessibilità, innovazione e inclusione. Nato a Udine nel 2024, l’evento ha ampliato la propria portata nel 2025, affermandosi come un appuntamento capace di unire business, formazione, cultura, sport e intrattenimento in un unico programma. Organizzato da Willeasy Srl e IO CI VADO APS, il festival ha offerto un luogo di incontro in cui idee, esperienze e pratiche hanno contribuito a trasformare l’accessibilità in una leva concreta di cambiamento.

La partecipazione di RAISE – Spoke 1 ad AFF25 ha riaffermato l’impegno del progetto a promuovere la mobilità come diritto fondamentale e come componente essenziale di un futuro più giusto e inclusivo.

Mobilità per tutti: Spoke 1 a Palazzo Tursi

Il 17 settembre 2025, a Genova, il Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi ha ospitato l’iniziativa “Dall’Europa a Genova”, organizzata nell’ambito della European Mobility Week 2025. All’incontro ha partecipato anche Spoke 1 di RAISE, rappresentato da Fabrizio Malfanti, tecnologo del CNR-IMATI, che ha illustrato le attività di ricerca dedicate allo sviluppo di soluzioni per una mobilità urbana inclusiva, sicura e sostenibile.

Nel suo intervento, Malfanti ha presentato i risultati raggiunti da Spoke 1, mettendo in evidenza l’approccio adottato per integrare ricerca scientifica, innovazione tecnologica e bisogni concreti dei cittadini. Ha descritto i Living Lab come strumenti centrali per comprendere le esigenze della popolazione e trasformarle in indicazioni progettuali. Da queste basi è nata l’architettura tecnologica dello spoke, sviluppata per coniugare le istanze sociali con le potenzialità delle nuove tecnologie.

La presentazione ha incluso un approfondimento sul dimostratore mobilità, oggi in fase di sperimentazione finale. Questo strumento offre un esempio concreto di come la ricerca possa generare soluzioni capaci di migliorare l’accessibilità, ridurre le barriere fisiche e sociali e contribuire alla qualità della vita in contesti urbani complessi. Malfanti ha inoltre offerto una panoramica delle tecnologie attualmente in testing, delineando scenari futuri che spaziano dall’assistenza personalizzata alla mobilità intelligente fino alla gestione sostenibile degli spazi urbani.

L’incontro ha creato un’occasione di confronto tra progettisti, pianificatori ed enti pubblici, con l’obiettivo di rafforzare reti collaborative e promuovere una visione condivisa della mobilità. In questo contesto, Spoke 1 ha portato un contributo fondamentale, dimostrando il valore della ricerca interdisciplinare e la capacità di trasformare risultati scientifici in pratiche operative a beneficio della comunità.

La European Mobility Week, giunta alla sua 25ª edizione, ha riaffermato il proprio ruolo di piattaforma internazionale per la diffusione di modelli virtuosi. Il tema scelto per il 2025, “Mobilità per tutti”, ha guidato le iniziative organizzate in numerose città europee, tra cui Genova.

Il programma locale ha coinvolto scuole, associazioni, operatori e cittadini, proponendo attività diffuse sul territorio: percorsi casa-scuola a piedi con il Pedibus, dibattiti sulla sicurezza stradale e la ciclabilità, laboratori di ciclo-riparazione ed educazione stradale, trasformazioni temporanee di spazi urbani in luoghi di incontro, passeggiate inclusive, giornate sportive e momenti di socialità all’aperto.

Attraverso la partecipazione a questo appuntamento, Spoke 1 di RAISE ha confermato il proprio impegno a favore di una mobilità urbana più accessibile e rispettosa delle esigenze collettive. La presenza al Palazzo Tursi ha testimoniato la volontà di tradurre la ricerca in strumenti concreti, capaci di incidere sulla quotidianità delle persone e di contribuire alla costruzione di città più vivibili.

Con questo intervento, RAISE ha ribadito la centralità della collaborazione tra scienza, istituzioni e cittadini come condizione necessaria per progettare soluzioni innovative e orientate al futuro.

Finaziato dall'Unione Europea Ministero dell'Università e della Ricerca Italia Domani Raise