RAISE all’evento scientifico New Challenges in Advanced Functional Materials

Il 19 febbraio 2025, presso la Sala Azzurra dell’Area della Ricerca CNR di Genova (plesso di Corso F. M. Perrone 24), si è tenuto l’evento di networking “New challenges in advanced functional materials”, un dialogo scientifico organizzato da CNR-SCITEC e UniGe focalizzato sui materiali funzionali avanzati e le loro numerose applicazioni nei campi dell’energia, dell’elettronica, della medicina, del comparto industriale, del patrimonio culturale e della sostenibilità.

Hanno partecipato il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale (DCCI), il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale (DICCA), il Dipartimento di Fisica (DIFI), il Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita (DISTAV) dell’Università di Genova e l’Istituto di Scienze e Tecnologie Chimiche “Giulio Natta” (SCITEC) del CNR.

Dopo i saluti istituzionali, sono seguiti brevi interventi (Pitch) con focus su “Ricerca e Materiali” ed i relatori hanno discusso dello stato dell’arte della ricerca sui materiali innovativi nei rispettivi istituti, presentazioni arricchite dai 46 poster e 26 abstract affissi da ricercatrici e ricercatori negli spazi della sede che hanno aperto ad ulteriori stimoli e opportunità di confronto fra i partecipanti.

Successivamente, è stata la volta degli stakeholder locali, con un focus su ricerca, sviluppo e innovazione. In questa sessione, sono intervenuti Cristina Battaglia, Programme Manager RAISE, e Marco Faimali, direttore di CNR-IAS e coordinatore dello Spoke 3 con una presentazione dal titolo “Ecosistema RAISE – risultati e prospettive”, evidenziando l’importanza dell’ecosistema nel territorio ligure e illustrando alcune delle tecnologie innovative sviluppate fino a oggi.

“L’evento New challenges in advanced functional materials è stato momento di confronto e di scambio davvero utile e proficuo – ha commentato Cristina Battaglia – tante le testimonianze e le opportunità di collaborazione e moltissime le connessioni già esistenti tra SCITEC, l’Università di Genova e gli attori dell’innovazione del territorio. Per l’ecosistema RAISE, che già vede l’istituto SCITEC protagonista, una occasione per presentare le attività in corso e future e costruire nuove partnership”.

RAISE nel 2025 rinnova la partnership nella selezione genovese dell’iniziativa divulgativa FameLab Italia

FameLab è un evento speciale e originale per diffondere la propria attività di ricerca, una vetrina e un punto d’incontro internazionale per i giovani ricercatori, un’opportunità di formazione su alcune delle tecniche più efficaci di comunicazione in pubblico.

Ideato nel 2005 dal Cheltenham Science Festival, dal 2012 FameLab si svolge in Italia, grazie al coordinatore nazionale Psiquadro S.c.a.r.l. Impresa sociale, ha toccato 28 città e coinvolto oltre 1500 giovani ricercatrici e ricercatori, grazie ad una collaborazione con più di 200 partner culturali tra Università, Istituti di Ricerca e enti pubblici, società di comunicazione della scienza, musei e media partner.

L’edizione 2025 di FameLab Italy vede coinvolte 8 città (Ancona, Bari, Camerino, Catania, Cosenza, Ferrara, Genova e Trieste) nelle quali saranno selezionati i 16 finalisti/finaliste che parteciperanno alla finale nazionale in programma il 27 settembre a Perugia.

Il vincitore di FameLab Italia 2025 avrà accesso alla finalissima del concorso FameLab International che si svolgerà a novembre 2025.

La selezione genovese, coordinata dal Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), in collaborazione con Consiglio Nazionale delle Ricerche, INFN Genova, Università degli Studi di Genova, Associazione Festival della Scienza, Acquario di Genova, La città dei Bambini e dei Ragazzi, Museo di Storia Naturale Giacomo Doria, Associazione didattica museale, RAISE, Associazione Dottorandi e Dottori di ricerca Italiani di Genova (ADI) e Scientificast, è aperta non solo a concorrenti di ambito scientifico, medico e ingegneristico, ma anche a concorrenti di ambito umanistico (consulta i requisiti dettagliati) che nelle loro ricerche adottano metodi, teorie, e dati scientifici e ne parleranno nei loro talk.

Per partecipare alla selezione genovese è necessario iscriversi al form entro lunedì 5 maggio.

Sono previste due preselezioni e una finale:
– Preselezione 1: martedì 6 maggio alle ore 9.30 presso Auditorium dell’Acquario di Genova;
– Preselezione 2: mercoledì 7 maggio alle ore 9.30 presso Auditorium del Museo Civico di Storia Naturale Giacomo Doria;
– Finale: mercoledì 7 maggio alle ore 20.30 presso il Teatro La Claque.

I primi due classificati alla selezione genovese di FameLab accederanno a una Masterclass nazionale, un workshop di formazione in comunicazione della scienza che si svolgerà, in presenza, dal 13 al 15 giugno 2025 a Perugia.

I finalisti si affronteranno poi nella Finale Nazionale che si svolgerà a Perugia il 27 settembre 2025.

Per gli aspiranti concorrenti di FameLab Italia 2025 sono previsti 6 appuntamenti di formazione gratuiti online:
– 3 mini-masterclass replicate il 19 febbraio, 19 marzo e 9 aprile dalle ore 15.00 alle ore 19.00;
– 3 open session replicate il 12 marzo, 26 marzo e 2 aprile dalle ore 15.30 alle ore 16.30.

Tutti gli incontri sono gratuiti con iscrizione obbligatoria.

Il sito di RAISE si arricchisce di una nuova sezione dedicata alle pubblicazioni scientifiche

A partire da gennaio 2025, il sito istituzionale dell’ecosistema ligure dell’innovazione RAISE offre una sezione interamente dedicata alle pubblicazioni scientifiche, che include articoli pubblicati in atti di convegni, riviste scientifiche e libri.

Le pubblicazioni, già presenti su siti di conferenze, riviste di settore e banche dati accademiche di riferimento, vengono quindi promosse anche attraverso il sito istituzionale e sui canali social di RAISE.

A partire dal lancio di questa sezione, sarà possibile linkare contenuti della sezione News, dove viene sintetizzato un risultato, ai contenuti della sezione Pubblicazioni, per gli utenti che desiderano approfondire, grazie alla lettura dell’intero documento scientifico.

Per chi invece vuole accedere direttamente alla sezione Pubblicazioni Scientifiche, è possibile esplorare i contenuti organizzati per Spoke, scegliere l’articolo di proprio interesse e quindi visualizzarne le informazioni di dettaglio.

Per ogni testo sono indicate le seguenti informazioni: titolo, elenco degli autori con istituzione di appartenenza, Spoke di RAISE, abstract e link diretto per accedere al testo completo.

Tutti i contenuti sono in modalità Open Access, per garantire una maggiore condivisione della conoscenza.

L’obiettivo principale di questa iniziativa è potenziare la disseminazione dei risultati scientifici, promuovendo scambio d’informazione e collaborazione interdisciplinare all’interno della comunità accademica e scientifica.

La sezione contiene un primo elenco di pubblicazioni realizzate dall’inizio del progetto fino a novembre 2024. Nel corso delle prossime settimane, verranno progressivamente aggiunte ulteriori pubblicazioni del 2024 e, a seguire, quelle relative al 2025.

Il lancio di questa nuova area si inserisce nella strategia multicanale di diffusione e valorizzazione dei risultati prodotti dall’ecosistema RAISE.

Come hanno evidenziato sia la Presidente Barbara Alemanni che la Programme Manager Cristina Battaglia, anche durante il convegno del 25 ottobre 2024 in occasione del RAISE Village, le pubblicazioni scientifiche sono un importante risultato di RAISE, sia per quelle iniziali che raccontano metodi, esperimenti e risultati preliminari, sia per quelle più avanzate, che presentano risultati più consolidati del progetto.

La varietà di conferenze e riviste contribuisce all’impatto dell’innovazione di RAISE in un contesto internazionale più ampio.

Visita la nuova sezione dedicata alle pubblicazioni scientifiche.

RAISE Liguria all’assemblea pubblica di Confindustria Genova

Si è tenuta giovedì 5 dicembre, presso la sede di Ansaldo Energia, l’assemblea pubblica di Confindustria Genova “Ragionevoli Certezze”, in cui si sono date risposte pragmatiche alle ipercomplessità delle trasformazioni che riguardano società, economia, politica e saperi.

Quattro i macro aspetti tematici che sono stati affrontati dai relatori:
i trend demografici;
il progresso scientifico e tecnologico;
il mondo globale;
il fabbisogno energetico.

All’assemblea ha partecipato attivamente la Programme Manager di RAISE, Cristina Battaglia, che ha fornito il proprio contributo nella seconda tavola rotonda della giornata, intitolata “Seconda Certezza: il progresso scientifico e tecnologico”.

Cristina Battaglia ha infatti illustrato la vision del Progetto RAISE ed il percorso che l’Ecosistema sta seguendo, attraverso una perfetta integrazione del mondo delle aziende private, con quello degli enti di ricerca e degli IRCCS.

Dalla collaborazione tra entità differenti, ma guidate da un’unione di intenti finalizzata al progresso tecnologico e sociale, si stanno sviluppando prodotti, processi e competenze. Proprio le persone e le competenze hanno rappresentato il fil rouge che ha guidato l’intera assemblea.

Il Progetto RAISE ha saputo attrarre e reclutare al suo interno circa 250 giovani ricercatrici e ricercatori, un capitale umano altamente specializzato, che attraverso la collaborazione tra l’ecosistema ed il tessuto imprenditoriale ligure, potrà diventare un’inestimabile risorsa per il mercato del lavoro regionale e nazionale.

Una ragionevole certezza è che quando le imprese del territorio si alleano con le istituzioni di ricerca su temi all’avanguardia come la robotica e l’intelligenza artificiale, la Liguria sa essere protagonista ed in grado di vincere competizioni come quella che ha portato all’avvio di RAISE, con un approccio all’innovazione che mette al centro il benessere e la salute delle persone ed una visione attenta all’etica ed all’accesso democratico e consapevole alle nuove tecnologie.

Sulla base di questa ragionevole certezza è importante ora avviare tutte le iniziative per valorizzare le capacità e le competenze tecnologiche sul territorio, anche quelle attratte attraverso il PNRR, attivando un programma di placement dei ricercatori in cui coinvolgere tutte le imprese del nostro territorio.

RAISE al MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma

Dal 15 al 17 novembre 2024, presso l’iconico MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, uno dei principali musei italiani dedicati all’arte contemporanea, progettato dall’architetto Zaha Hadid, si è svolto l’evento conclusivo della mostra digitale RAISE The Future.

Dal 28 settembre al 1 dicembre, RAISE The Future propone, come parte nella rassegna ROMA FOTOGRAFIA – FUTURE, una serie di immagini digitali co-create con AI e ispirate ai progetti e attività di ricerca in corso all’interno dell’ecosistema RAISE.

Un modo unico ed innovativo di divulgare gli scenari d’uso delle tecnologie, i nuovi servizi digitali, le innovazioni di RAISE. In quattro periodi, sono state realizzate e presentate, in sei dei più prestigiosi musei di Roma e all’Aeroporto di Fiumicino, 52 immagini co-create dal CNR con il team di Comunicazione di RAISE (Spoke 5) utilizzando lo strumento di intelligenza artificiale Midjourney.

Nello spazio Corner, antistante l’ingresso principale del museo, sono state esposte tutte le 52 immagini digitali, sui temi della città intelligente e inclusiva, della cura dell’ambiente con l’eco-robotica, della sanità personalizzata e assistita con la tecnologia e del porto smart. Inoltre, il team di Comunicazione ha realizzato con CNR-ITD un video ad hoc, per presentare il “backstage” della co-creazione di immagini con strumenti di AI, mostrandone le potenzialità, ma anche il contributo fondamentale dell’immaginazione e della creatività umana. Lo spazio è stato allestito con la scenografia dei quattro temi principali di RAISE e si sono alternati su tre giorni, ricercatori e ricercatrici, tecnologi e tecnologhe per presentare, alcune delle attività in corso all’interno di RAISE e alcuni dei risultati raggiunti con dimostrazioni pratiche.

Marco Faimali, direttore di CNR-IAS, coordinatore dello Spoke 3 di RAISE, ha accolto le scuole nel primo giorno dell’evento, con una presentazione volta a mostrare come, partendo dagli scenari fotografici, sono già stati raggiunti importanti risultati, documentati con il supporto di brevi video.

L’evento ha attratto 1346 persone, con un picco di presenze la domenica mattina (oltre 200 nelle prime due ore di apertura), che hanno molto apprezzato le immagini realizzate per RAISE The Future in parte disponibili anche come cartoline stampate. I numerosi visitatori e visitatrici, di varie età, sono stati inoltre coinvolti in modo attivo nelle dimostrazioni da parte dei ricercatori e ricercatrici di RAISE e hanno potuto porre direttamente domande sulle attività presentate.

In particolare, i visitatori hanno potuto provare dei sensori indossabili, su sedute o posti anche all’interno di un vasetto di crema spalmabile (per misurare la forza muscolare di chi lo apre) e conoscere alcune delle attività in corso nell’ambito degli ambienti intelligenti applicati alla salute personalizzata (Spoke 2).
Le persone in visita hanno potuto toccare con mano strumenti che consentono ai cittadini di fare campionamenti, anche andando in barca o facendo un’immersione (“citizen science”, ETT, Spoke 3),vedere “dal vivo” i balani e conoscere come vengono studiati dalle persone di RAISE, con il supporto di immagini analizzate con algoritmi di intelligenza artificiale , in attività di monitoraggio ambientale (Spoke 3), comprendere come anche un sismografo possa essere impiegato per proteggere le coste da eventi estremi (early warning, Spoke 3) ed essere informati su innovative soluzioni di reti wifi e di sensori utilizzati nell’ambito dell’eco-robotica (WSense, Spoke 3). Sono state, inoltre, approfondite alcune tematiche legate alla sicurezza e alla gestione della logistica portuale, grazie alle demo sull’uso dei droni per individuare materiali radioattivi sulle navi in arrivo nei porti. La società AiTek ha presentato soluzioni dedicate al mondo della logistica portuale, basate su avanzate tecniche di AI che rendono più sicure ed efficienti le procedure di gate in/gate out presso terminal portuali e hub logistici (Spoke 4).

Il pubblico ha potuto inoltre vedere i contenuti di quello che al Festival della Scienza è stato presentato all’interno del RAISE Cube: 12 modelli 3D di RAISE, raccontati in modo coinvolgente da due robot umanoidi, ovvero Pepper ed R1.

Maria Cristina Valeri, presidente dell’associazione Roma Fotografia, che ha organizzato ROMA FOTOGRAFIA – FUTURE, ha espresso grande soddisfazione per il successo dell’evento presso il MAXXI, auspicando un proseguimento della collaborazione con RAISE per altre attività di comunicazione e public engagement.

Le foto della mostra digitale RAISE The Future saranno esposte fino al 1 dicembre 2024 a Roma, nei sei musei scelti e nell’aeroporto di Fiumicino. Il catalogo è consultabile online.

Si ringrazia in modo particolare ETT per l’allestimento e il supporto nella presentazione dei progetti.

I progetti degli Spoke di RAISE allo stand IIT alla conferenza Humanoids 2024

Dal 22 al 24 novembre 2024 si è tenuta a Nancy, in Francia, la IEEE-RAS International Conference on Humanoid Robots (Humanoids 2024). Questo evento di rilievo internazionale ha accolto contributi scientifici, proposte di workshop e tutorial nel campo della robotica umanoide, accompagnati da una vasta esposizione industriale e attività divulgative rivolte al pubblico. Le principali iniziative comprendevano dimostrazioni tecnologiche di più di trenta espositori, competizioni robotiche e un dibattito sul ruolo dell’intelligenza artificiale nella robotica cognitiva.

L’Istituto Italiano di Tecnologia ha allestito a Humanoids 2024 uno stand espositivo dove diversi gruppi di ricerca hanno potuto presentare i risultati avanzati e le applicazioni innovative sviluppate all’interno dell’ecosistema RAISE: tutti gli Spoke hanno così avuto l’opportunità di mostrare le proprie tecnologie, contribuendo alla conferenza con dimostrazioni dal vivo e presentazioni interattive.

Linda Lastrico, rappresentante dello Spoke 1, ha introdotto il dispositivo aptico iCube, progettato per lo studio della manipolazione tattile con applicazioni nel campo della riabilitazione, in linea con le ricerche promosse da RAISE.

Ettore Landini, Francesco Brand e Leonardo Gori, dello Spoke 2, hanno presentato gli sviluppi del robot umanoide R1, con particolare attenzione alle sue capacità di percezione e interazione. Le nuove braccia del robot, insieme alla capacità di riconoscere e rispondere a gesti umani, hanno sottolineato i progressi sia a livello hardware che software.

Lo Spoke 3 ha visto la partecipazione di Angelo Bratta, Chengjin Du e Anderson Brazil Nardin, che hanno contribuito con due dimostrazioni innovative. Bratta ha presentato VERO, un robot quadrupede equipaggiato con un sistema di raccolta sottovuoto per la gestione dei rifiuti, come mozziconi di sigaretta. Durante la conferenza, VERO ha eseguito dimostrazioni dal vivo, raccogliendo mozziconi posizionati a terra, evidenziando applicazioni pratiche per la sostenibilità ambientale. Chengjin Du e Anderson Brazil Nardin hanno invece esibito il SoftMag Gripper, un dispositivo innovativo per la manipolazione di frutti e la valutazione della maturazione. Grazie ai sensori tattili magnetici integrati, il sistema è stato progettato per applicazioni nell’industria alimentare e robotica morbida. I visitatori hanno potuto interagire con il dispositivo attraverso dimostrazioni pratiche e video esplicativi.

Per lo Spoke 4, Giovanni Rosato, Mattia Poggiani e Cristiano Petrocelli hanno presentato AlterEgo, un robot guida attualmente testato presso il museo Galata di Genova. Grazie alla collaborazione con l’Università di Genova, AlterEgo si distingue per la sua capacità di interagire autonomamente con i visitatori, mostrando così il potenziale dei robot sociali come guide culturali. Il gruppo ha inoltre mostrato due significativi aggiornamenti di un altro robot, il robot umanoide R1: le nuove braccia robotiche, progettate per interazioni più precise con l’ambiente, e un software avanzato capace di riconoscere un set specifico di azioni umane. In particolare, il robot ha risposto a gesti come il saluto o la stretta di mano, dimostrando progressi nelle interazioni non verbali. Inoltre, sempre per Spoke 4, Luca Garello ha introdotto il robot iCubHead, un sistema dotato di un’architettura cognitiva per l’apprendimento autonomo e la percezione multimodale. Il robot, capace di utilizzare informazioni audio e video, costruiva una memoria a lungo termine degli eventi e delle interazioni avute durante l’esposizione, evidenziando capacità avanzate di riconoscimento di visitatori ed eventi ricorrenti. 

La partecipazione alla conferenza Humanoids 2024 ha rappresentato un’occasione cruciale per promuovere le tecnologie sviluppate nell’ambito del progetto RAISE e rafforzare il dialogo con la comunità scientifica internazionale. Il successo dello stand IIT e delle dimostrazioni presentate ha sottolineato l’importanza della sinergia tra ricerca avanzata, applicazioni pratiche e impatto sociale, elementi cardine del progetto RAISE.

RAISE Cube: l’istallazione corale dei risultati di RAISE per il RAISE Village 2024

Il cubo immersivo “The RAISE Cube” ha introdotto al RAISE Village del Festival della Scienza 2024, nel porticato di Palazzo Ducale a Genova.

Si tratta di un’istallazione che, attraverso multi-proiezioni a tutta parete e senza soluzione di continuità, mette il visitatore in connessione emozionale con i contenuti, attraverso video spettacolari e ritmati.

La combinazione di video, foto e grafica d’impatto sintetizza alcuni dei risultati di RAISE, attraverso il racconto di due robot umanoidi, Pepper e R1, in poco più di 3 minuti.

Il visitatore può vedere 12 modelli 3D, in diverse fasi di sviluppo, dalla nuvola di punti al modello finito, utilizzati nei vari ambiti tematici dell’ecosistema.

Pepper ed R1 sono impiegati in veste di attori: hanno, quindi, recitato una sceneggiatura, scritta da Patrizia Schettino (CNR-IAS, Spoke 5) ed Adriana Ferrari (ETT, Spoke 5), per offrire ai visitatori un racconto emozionante e stimolante e per incuriosire verso i contenuti dell’ecosistema dell’innovazione RAISE. 

Lucrezia Grassi (UniGe, Spoke 2 e 4) ed Ettore Landini (IIT, Spoke 2) hanno colto la sfida di partire dalla sceneggiatura per adattarla alla “recitazione” dei due robot. Come hanno evidenziato entrambi, è stata una opportunità anche per sviluppare un app nuova e per valorizzare le potenzialità dei robot umanoidi in un modo diverso.

Lo sfondo realizzato per le riprese di R1 ha poi una storia molto interessante di riciclo dei materiali: proviene dal magazzino dell’Unità Comunicazione del CNR di Genova, dove è stato 15 anni ed era in realtà un tappeto in PVC, su cui hanno ballato danzatori giapponesi. Grazie alla creatività e operosità dei colleghi del CNR un pezzo di quel tappeto è diventato un perfetto sfondo cinematografico, per riprese in laboratorio.

Andrea Sessarego (Associazione Festival della Scienza, Spoke 5) ha evidenziato come il RAISE Cube sia stato “la porta di accesso” al RAISE Village, essendo anche posizionato in modo strategico proprio vicino all’Info Point.

Il RAISE Cube un’opera corale, realizzata da ETT, in collaborazione con il Team Comunicazione di RAISE e i ricercatori e ricercatrici di RAISE che hanno messo a disposizione robot e modelli 3D.

Si ringraziano tutti coloro che hanno contribuito.

L’incontro tra il pubblico e i robot al RAISE Village

Dal 24 ottobre al 3 novembre, tutte le persone che hanno visitato il RAISE Village, durante il Festival della Scienza, a Palazzo Ducale, hanno potuto fare un’esperienza diretta di interazione con un robot sociale, come Pepper ed R1, e poi con altri robot quadrupedi, cingolati, su ruote.

Il primo incontro è avvenuto già nei porticati di Palazzo Ducale, grazie a RAISE Cube, ambiente immersivo in cui, attraverso una narrazione coinvolgente, piccoli e adulti hanno potuto ascoltare i due robot, che hanno raccontato alcuni dei risultati di RAISE. Pepper ed R1 hanno quindi invitato i visitatori a proseguire il loro viaggio nel mondo di RAISE, tra città smart, salute personalizzata, cura dell’ambiente con l’eco-robotica e il porto intelligente e sostenibile.

Alle Cisterne di Palazzo Ducale, poi, partendo dal giorno 29 con R1, il pubblico ha potuto non solo vedere direttamente il robot sociale che interpreta una mappa e gli oggetti in essi collocata, ma anche porre direttamente delle domande, sia ai ricercatori di IIT (Ettore Landini, Francesco Brand, Misael Gonzalez Almeida) sia al robot. Pepper invece ha incontrato numerosi visitatori nel sabato pomeriggio 1 novembre, nel porticato, con la ricercatrice Lucrezia Grassi (UniGe). Sia R1 che Pepper, robot umanoidi sociali, sono utilizzati in varie tipologie di attività in corso in RAISE, come il dialogo con i pazienti, sia in ambito ospedaliero che domestico (Spoke 2), sia nell’ambito della smart city, per laboratori didattici basati su oggetti (Spoke 1), sua per accoglienza al porto (Spoke 4).

Le demo robotiche sono proseguire nei giorni successivi, con il robot cingolato, con UniGe ed Infosolutions, utilizzato nell’ambito di Spoke 3, ad esempio per analisi ambientali in contesto industriale o in interventi post terremoto in edifici di pregio o in agricoltura, per la potatura invernale.
E poi ancora i visitatori hanno potuto vedere in azione il robot quadrupede Spot, con la ricercatrice Zoe Betta, Marco Tabita, Ali Yousefi, che ha illustrato come il robot sarà utilizzato nel contesto della logistica portuale, risposto a tutte le curiosità dei visitatori in merito, mostrando anche sul momento come il robot possa riconoscere la presenza di persone o oggetti all’interno di una mappa.
I visitatori hanno potuto anche sperimentare la guida con VR del robot ROSbot, con Omotoye Adekoya (Spoke 4) che troverà anche esso impiego nella logistica portuale, in team di mini robot che possono intervenire in squadra per attività legate alla logistica, alla sicurezza e della gestione del porto, in particolare quelle attività più pericolose per l’essere umano e in aree difficilmente raggiungibili.

Alcuni robot sono stati presentati a corner, per Spoke 1, 2 e 4: NAO e Buddy con le ricercatrici Alice Nardelli, Lorenza Saettone, Allegra Bixio, Giulia Berettieri, Francesca Corrao (Spoke 1).
Un approfondimento sulla IA per dare ai robot competenza culturale è stato invece offerto da Ariel Gjaci, Enzo Petrocco (Spoke 1 e 2).
Una panoramica quindi variegata, che ha riscosso un grande apprezzamento da parte del pubblico del RAISE Village, che ha partecipato ponendo varie domande ai ricercatori e ricercatrici e anche direttamente ai robot. E che chi ha voluto anche provare ad abbracciare Pepper o a dargli la mano, anche i più piccoli, in compagnia dei loro genitori.
Una visitatrice, maestra in pensione, in visita al Festival della Scienza e al RAISE Village, ha commentato con grande soddisfazione l’aver potuto per la prima volta parlare direttamente con un robot.

A partire dal RAISE Cube fino al dialogo e all’abbraccio con il robot nelle cisterne e porticato del Ducale, i visitatori sono stati coinvolti in nuove esperienze e hanno potuto informarsi e comprendere di più alcuni dei risultati di RAISE e le attività in corso, grazie alle demo robotiche e all’incontro con le persone che stanno lavorando nell’ecosistema.
In particolare, le persone che contribuito alle demo robotiche e alla presentazione dei robot ai corner, con le attività e risultati di RAISE, sono:
– Zoe Betta, Marco Tabita, Ali Yousefi (Spot, Spoke 4), Omotoye Adekoya (teleoperazione in realtà virtuale di squadre di robot su ruote ROSbot, Spoke 4)
– Lucrezia Grassi (Pepper, Spoke 2 e 4)
– Alice Nardelli, Lorenza Saettone, Allegra Bixio, Giulia Berettieri, Francesca Corrao (NAO, Buddy, Spoke 1)
– Ariel Gjaci, Enzo Petrocco (Intelligenza Artificiale per dare ai robot competenza culturale, Spoke 1 e 2)
– Giovanni Mottola (demo con i droni, con obiettivo finale di monitorare radioattività nei container, Spoke 4)

Ringraziamo i professori responsabili per queste demo e corner con robot e team di ricerca: Carmine Recchiuto (UniGe, Spoke 1, 2, 4) e Antonio Sgorbissa (UniGe, Spoke 2, 3, 4) e Gianni Vercelli (UniGe, Spoke 3).

SMARTcup Liguria 2024: al BIC di Genova la finale della dodicesima edizione

Il 30 ottobre presso l’Incubatore BIC di Genova, si è tenuta la giornata conclusiva della dodicesima edizione di SMARTcup Liguria, il concorso di Regione Liguria ed organizzato da FILSE, vuole premiare idee d’impresa generate da spin-off universitari e start-up imprenditoriali.

La competizione che si svolge in collaborazione con l’Università degli Studi di Genova e l’Associazione PNI Cube, oltreché l’IIT, CNR, Comune di Genova e gli attori (oltre 70) liguri e non solo che animano e supportano il mondo dell’impresa, quest’anno ha visto la partecipazione attiva dell’Ecosistema dell’Innovazione RAISE (Robotics and AI for Socioeconomic Empowerment) che ha premiato le 4 idee di impresa vincitrici per ciascuna delle categorie previste a concorso.

Il premio RAISE, che consiste in un’attività di supporto allo sviluppo di impresa attraverso affiancamento e collaborazione con i partner dell’ecosistema, è stato assegnato a:
Neurotronika – anche vincitrice assoluta – Start-up che si propone di sviluppare neuroprotesi cerebrali innovative per prevenire le crisi epilettiche resistenti ai farmaci. Grazie a una tecnologia all’avanguardia nel campo della neuromodulazione, Neurotronika mira a offrire una vita più godibile e socialmente integrata alle persone malate di questa patologia.
ValoRI – Valorizzazione Ricerca e Ricercatori – Soluzione innovativa che permette di scalare il processo di trasformazione delle ricerche scientifiche in progetti imprenditoriali: grazie all’analisi semantica e alla clusterizzazione delle ricerche non pubblicate, tramite un AI Reasoning Model, ValoRI è in grado di orientare la ricerca verso risultati di impatto, favorendo l’incontro con investitori pubblici o privati.
Antares – Spin-off dell’Istituto Italiano di Tecnologia si propone di decarbonizzare settori come l’industria pesante, la chimica e i trasporti grazie alla produzione di idrogeno verde e altri e-fuel avanzati.
Soberspace AI – Punta a ridurre gli incidenti stradali e a promuovere uno stile di vita più sano: l’app mobile proposta combina tecnologie avanzate come l’edge AI e l’uso di dispositivi indossabili e smartphone per fornire avvisi in tempo reale e suggerimenti per prevenire comportamenti a rischio.

L’iniziativa ha visto gli otto finalisti, selezionati fra i dodici giunti alla conclusione di un percorso che ha coinvolto complessivamente 66 idee imprenditoriali, sfidarsi con il metodo dell’“elevator pitch”, una brevissima presentazione pensata per descrivere a potenziali investitori le qualità del proprio progetto e convincerli ad investire.

I 4 vincitori si sono aggiudicati 6 mesi di ospitalità e di incubazione all’interno del BIC e parteciperanno al Premio Nazionale per l’Innovazione, promosso dalla rete nazionale degli incubatori di impresa universitari (PNICube), in programma a Roma il 5 e 6 dicembre: un’importante vetrina nazionale dove i finalisti liguri si misureranno con quelli delle altre regioni.

Il bilancio della SMARTcup Liguria è molto positivo: vanta ben 518 progetti di impresa sottomessi, 60 dei quali si sono tramutati in imprese che fatturano e creano occupazione in Liguria.

Strategie One Health nel monitoraggio ambientale: biosensori cellulari come sistema di sorveglianza avanzati

L’1 novembre al RAISE Village Maria Giovanna Parisi, Professore associato dell’Università degli studi di Palermo, ha presentato la conferenza dal titolo “Strategie One Health nel monitoraggio ambientale: biosensori cellulari come sistema di sorveglianza avanzati”,

Il monitoraggio dell’inquinamento ambientale richiede dispositivi che siano rapidi, affidabili, economici e di piccole dimensioni. Negli ultimi anni, sono stati proposti diversi approcci innovativi per sviluppare biosensori in grado di rilevare sostanze inquinanti e identificare contaminanti ambientali. Tra questi, i biosensori basati su enzimi, cellule intere, anticorpi, aptameri e DNA, insieme ai sensori biomimetici, rappresentano le ultime frontiere nel campo dei sensori biologici.

Per la progettazione dei biosensori si utilizzano vari principi di rilevazione, come l’amperometria, la conduttometria e la luminescenza. Ciascuno di questi metodi si distingue per velocità, sensibilità, efficienza economica e design, e offre specifici livelli di selettività e limiti di rilevazione, a seconda del componente sensibile utilizzato. I biosensori biomimetici stanno progressivamente guadagnando l’attenzione di ricercatori e utilizzatori, grazie ai loro vantaggi rispetto ai sensori tradizionali.

“Partecipare a un ecosistema come RAISE offre numerosi vantaggi su più livelli. Innanzitutto, ci dà la possibilità di potenziare il nostro know-how scientifico. Come ho accennato durante la presentazione, ci permette di ingegnerizzare i nostri sistemi biologici, rendendoli universali, accessibili a tutti e utili per il monitoraggio ambientale. Questo approccio contribuisce a ridurre l’errore umano nelle fasi di campionamento biologico e nelle semplici operazioni di laboratorio. Dal punto di vista pratico, questo è il primo grande vantaggio. Inoltre, RAISE facilita la collaborazione interdisciplinare e multidisciplinare, creando connessioni tra mondi che, fino a ora, non avevano avuto l’opportunità di interagire. Lo scambio di conoscenze e competenze si rivela particolarmente prezioso, specialmente per chi si sta formando in questo settore, offrendo l’opportunità di fare esperienze nuove in contesti diversi” ha commentato Maria Giovanna Parisi al termine della sua presentazione.

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