Genova è stata per tre giorni il fulcro di MetroSea, la conferenza che ha riunito ricercatori, tecnici ed esperti arrivati da tutto il mondo che lavorano allo sviluppo di strumentazione e metodi di misurazione per il mare. Il forum, patrocinato tra gli altri dall’Università di Genova e dall’ecosistema RAISE, ha presentato i recenti progressi nel campo della misurazione e della strumentazione sulla protezione e la conservazione del mare.
“È un progetto fondamentale per fare il punto sugli importanti risultati scientifici a livello internazionale del nostro ateneo – ha spiegato Nicoletta Dacrema, prorettrice dell’Università di Genova – e proprio i risultati scientifici confermano l’importanza e il ruolo guida dell’ateneo genovese per le tematiche inerenti al mare”
Un focus sulle nuove tecnologie per il monitoraggio dell’ambiente marino, dalla metrologia nell’industria marittima alla misurazione dei componenti delle navi, ai sensori e al condizionamento del segnale associato per il mare e ai metodi di calibrazione per test e misurazioni elettroniche per applicazioni marine. Tra i protagonisti del workshop anche RAISE, l’ecosistema finanziato con i fondi del PNRR, che, con la cooperazione tra università, CNR e IIT, ha sviluppato progetti che hanno messo al centro la protezione delle coste, il monitoraggio di fiumi e mari ma anche sistemi innovativi per riconoscere zooplancton e particelle di origine antropica e plastiche per poi poter fare piani previsionali.
“Il mare è la nostra Blue Economy, il sangue della nostra città, – ha ribadito Emilio Robotti, assessore all’ambiente del comune di Genova – Un tesoro per la nostra Università che permette di sviluppare competenze indispensabili per il futuro”.
I protagonisti
Tra gli ospiti che hanno partecipato al forum Marco Saccone, ispettore di bordo dell’Amerigo Vespucci e Marco Giovine, presidente del Centro del Mare dell’Università di Genova, che hanno dato il via a un progetto multidisciplinare durante il Giro del Mondo 2023-2025 della nave scuola. La presenza a bordo di docenti e ricercatori, affiancati dall’equipaggio, ha favorito in modo rilevante l’azione di diplomazia scientifica, da sempre efficace strumento di dialogo tra le nazioni.
E anche René Garello, professore emerito presso IMT Atlantique, Life Fellow IEEE ha sottolineato come, per un futuro sostenibile degli oceani l’attenzione sarà rivolta all’inquinamento per contrastare la perdita di biodiversità, l’impatto sulla salute, le microplastiche e l’esaurimento delle risorse e come affidarsi a soluzioni tecnologicamente pulite.
La partecipazione dello Spoke 4 al 2025 IEEE International Workshop on Metrology for the Sea ha rappresentato un momento di confronto e crescita per la comunità scientifica impegnata nella tutela e nello studio dell’ambiente marino.



