Il progetto SIMBA presentato a IAS 2025 a Genova

Nel corso della 19ª edizione della conferenza internazionale Intelligent Autonomous Systems (IAS), attualmente in corso a Genova fino al 4 luglio, è stato presentato il progetto SIMBA – Integrated Systems for Biological and Environmental Monitoring.

Lo speaker Matteo Baldoni, Modeling & Simulation Engineer presso Spindox S.p.A., ha illustrato i risultati e gli obiettivi del progetto nell’ambito di una sessione dedicata all’applicazione dell’intelligenza artificiale ai sistemi autonomi per il monitoraggio ambientale.

SIMBA è un progetto di ricerca collaborativa finanziato dal programma RAISE nell’ambito dello Spoke 3 e guidato da un consorzio composto da cinque partner: OnAIR (capofila), Spindox, FOS, Ecotox LDS e A-Sign.

L’iniziativa ha avuto come obiettivo lo sviluppo di sistemi di monitoraggio ambientale autonomi, basati su intelligenza artificiale ed edge computing, capaci di operare in tempo reale direttamente in situ attraverso dispositivi a basso consumo energetico.

Nel corso dell’intervento, sono stati presentati i quattro dimostratori sviluppati dal consorzio, ognuno dei quali affronta differenti aspetti del monitoraggio ambientale acquatico:
– Smart Subsea Observatory: monitora le fioriture di fitoplancton tramite una rete configurabile di sensori. Il sistema integra una piattaforma edge basata su Raspberry Pi, con gestione energetica a microcontrollori, e utilizza modelli di IA per rilevare anomalie nei dati ambientali multivariati.
– Portable Ecotoxicology Kit: analizza campioni d’acqua osservando il comportamento locomotorio di organismi acquatici, come l’Artemia, mediante tracciamento della velocità e dei pattern di nuoto. Il kit è stato sviluppato sulla piattaforma Jetson, equipaggiata con telecamera a infrarossi e interfaccia grafica personalizzata.
– Barnacles Behavior Tracker: monitora i cirripedi valutando estroflessioni dei cirri e aperture orali. L’intelligenza artificiale permette l’identificazione di cambiamenti comportamentali e morfologici, configurando il sistema come un biosensore naturale per rilevare inquinamento e stress ambientali.
– Riverbed Mapping via Satellite AI: elabora immagini da satellite Sentinel-2 e foto aeree per la segmentazione degli alvei fluviali e l’estrazione di caratteristiche morfodinamiche. L’approccio sfrutta modelli fondativi quali SAM2 per la segmentazione e SATLAS per la super-risoluzione.

Tutti i dimostratori hanno già superato una prima fase di validazione sul campo, dimostrando un significativo potenziale per aumentare la precisione e la scalabilità del monitoraggio ambientale. I risultati ottenuti hanno suggerito nuove prospettive per il supporto alle politiche ambientali e per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.

“Personalmente credo molto nel confronto tra ricerca industriale e ricerca accademica” ha commentato Matteo Baldoni al termine della sua presentazione “La ricerca accademica tende ad astrarre i problemi, a cercare soluzioni di carattere generale, mentre quella industriale è inevitabilmente vincolata dai limiti e dalle esigenze della realtà concreta. Proprio da questo confronto nascono spesso soluzioni innovative, che in diversi casi siamo riusciti anche a riutilizzare per rispondere alle esigenze specifiche dei nostri clienti.”

La conferenza IAS 2025, incentrata sul tema “Ethical, Responsible, and Inclusive Robotics”, sta offrendo un’importante piattaforma di confronto tra ricercatori, imprese e istituzioni, permettendo la condivisione di approcci innovativi nel campo della robotica, dell’intelligenza artificiale e dei sistemi autonomi. In questo contesto, la presentazione del progetto SIMBA ha rappresentato un contributo rilevante alle attuali sfide del monitoraggio ambientale intelligente.

Presentato a Genova il progetto W-Mission: comunicazione subacquea wireless per reti robotiche autonome

Il 2 luglio 2025, nel corso della 19ª edizione della conferenza internazionale Intelligent Autonomous Systems (IAS), in svolgimento a Genova fino al 4 luglio, è stato presentato il progetto W-Mission – Wireless Coordination for Underwater Robot Networks parte afferente allo Spoke 3 del programma RAISE. A illustrare l’iniziativa sono stati Cosimo Palmisano e Luca Iezzi.

W-Mission ha come obiettivo la realizzazione di uno studio di fattibilità per lo sviluppo di una rete di monitoraggio sottomarino, composta da sensori statici e veicoli autonomi subacquei (UUVs).

L’infrastruttura proposta si basa sulla tecnologia WSense, una piattaforma di comunicazione acustica che dà “voce all’oceano”, consentendo la raccolta continua, ad alta densità e su larga scala di dati ambientali provenienti dal mare. Sono stati già acquisiti oltre 2 milioni di datapoint grazie a sensori wireless interconnessi.

La rete fissa, costruita con WNodes, agisce come infrastruttura di comunicazione subacquea (UCI), abilitando sia l’integrazione di sensori eterogenei sia lo scambio di dati e comandi in tempo reale. I veicoli ROV/AUV, equipaggiati con WNodes miniaturizzati, possono ricevere istruzioni in immersione e modificare le missioni in base al contesto e alle condizioni ambientali, grazie alla comunicazione bidirezionale multihop wireless.

Durante la presentazione, sono stati illustrati i principali work package del progetto. Il WP1 ha previsto uno scenario operativo in cui il veicolo seguiva inizialmente un percorso predefinito e, una volta entrato nel raggio acustico dei WNodes, riceveva i pacchetti di missione contenenti posizione dell’obiettivo, coordinate del nodo e parametri ambientali da misurare. Il veicolo ha poi interrotto la rotta iniziale per dirigersi verso l’area di interesse, seguendo un tragitto circolare per raccogliere i dati.

Nel WP2, è stato sviluppato un simulatore fisico per testare le interazioni tra WNodes e ROV/AUV, basato su ROS, al fine di analizzare metriche di prestazione come la precisione di localizzazione, la durata della missione e la vita operativa del sistema.
Il prossimo passo, annunciato nel corso della presentazione, sarà l’avvio di campagne di test sul campo in Sicilia, coordinate da ArenaSub. Verranno selezionati siti adatti e condotti rilievi topo-batimetrici, utilizzando unità oceanografiche dotate di dispositivi IoUT.

Il progetto ha ampie possibilità di applicazione, tra cui: difesa e infrastrutture critiche, energia off-shore, cavi e condotte intelligenti, bacini idroelettrici, monitoraggio ambientale, eventi sismici e vulcanici, e impianti di desalinizzazione.

Cosimo Palmisano ha commentato: “La partecipazione di WSense allo Spoke 3 del progetto RAISE ha rappresentato un passo strategico nello sviluppo della nostra soluzione per il coordinamento di mezzi autonomi subacquei in modalità wireless. Grazie a RAISE e al progetto W-Mission possiamo accelerare la transizione verso il mercato, con soluzioni concrete per la digitalizzazione dell’ambiente marino. L’ecosistema dell’innovazione ligure è un catalizzatore essenziale per valorizzare tecnologie deeptech e abilitare una blue economy sostenibile e connessa.”

La conferenza IAS 2025, dedicata quest’anno al tema “Ethical, Responsible, and Inclusive Robotics”, ha offerto un’importante occasione di confronto tra comunità scientifica, imprese e istituzioni, sottolineando il ruolo chiave delle tecnologie autonome per un futuro più equo e sostenibile.

UBICA al Congresso SIBM: progressi nel monitoraggio delle foreste di gorgonie

Nel mese di giugno, a Napoli, UBICA, partner del progetto NEPTUNE™ (Neural Rendering & Edge AI Platform for 4D synthetic Twins generation during Underwater Navigation & Exploration) e affiliato a Spoke 3, ha partecipato al 54° Congresso della Societá Italiana di Biologia Marina (SIBM).

In tale contesto, la biologa marina Ilaria Rossodivita (UBICA, NEPTUNE, Spoke 3) ha presentato un poster dal titolo “Indagini multiparametriche come sviluppo futuro del monitoraggio degli habitat sottomarini. Il caso di studio sulle foreste di P.Clavata della Secca dell’Insuela nell’AMP di Portofino”.

Nel poster vengono sintetizzati aspetti innovativi della ricerca in corso all’interno del progetto.

Al fine di monitorare lo stato attuale delle foreste di gorgonie (Paramuricea clavata), la cui presenza è correlata ad una maggiore biodiversità nel Mediterraneo, gli autori del poster evidenziano come con NEPTUNE™ è stato messo a punto un sistema 4D per arricchire i modelli 3D con dati ambientali della colonna d’acqua.

Questo risultato è stato ottenuto utilizzando una sonda open source ad hoc sviluppata nell’ambito del progetto OCEAN-PULSE (sistema open source di conduttività, temperatura e profondità CTD) integrato con un fluorimetro a modulazione di ampiezza di impulso (PAM), finanziato come attività esplorativa dalla Commissione Europea.

I sensori sono stati integrati in un veicolo a comando remoto per la raccolta dati e testati a Secca Isuela nell’Area Marina Protetta di Portofino, in Liguria.

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Ilaria Rossodivita (UBICA, Spoke3) presenta al convegno SIBM | Autore: UBICA (Spoke 3) | Crediti: UBICA e RAISE

Dati in tempo reale, su temperatura, pH, salinità e ossigeno disciolto, insieme a video registrati con risoluzione 6K, sono stati trasmessi online a un server e archiviati su una timeline multistrato.

I dati sono stati quindi elaborati per generare ricostruzioni 3D dell’area scansionata, integrate con i parametri della colonna d’acqua monitorati.

La densità di P. clavata e le caratteristiche morfometriche di ciascuna colonia rilevata (ad esempio, altezza massima, superficie) sono state calcolate e confrontate con i dati provenienti dalla scansione fotogrammetrica subacquea nello stesso sito nel 2021.

Il progetto NEPTUNE™ quindi non solo sta producendo risultati innovativi dal punto di vista del trasferimento tecnologico nell’ambito del 3D/4D e dell’eco-robotica, ma sta producendo anche risultati di ricerca, dal punto di vista del monitoraggio ambientale delle foreste di gorgonie in Liguria.

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Autori del poster: I. ROSSODIVITA (UBICA) , A. DECAMILLI UBICA), L. TRICERRI (UBICA), E. CANUTI (European Commission – Joint Research Centre, Ispra VA), U. PANTALEO (UBICA), F. CARDINALI (MYWAI), V. CAPPANERA (Consorzio di Gestione Area Marina Protetta Portofino), M. PALMA (UBICA)

NEPTUNE™, coordinato dalla start up ligure MYWAI, è uno dei vincitori del bando a cascata per progetti di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale nei domini dell’Intelligenza Artificiale e della Robotica dello Spoke 5 di RAISE ed è affiliato allo Spoke 3, il cui obiettivo è la protezione e cura dell’ambiente grazie all’ecorobotica.

Il partenariato di NEPTUNE™ è composto da MYWAI SRL, UBICA SRL, IMMERSEA SRL, NEXT VISION SRL, IIS – ISTITUTO ITALIANO DELLA SALDATURA e UNIVERSITÀ DI CATANIA, con la partecipazione di REGIONE SICILIANA – Soprintendenza del Mare, MINISTERO DELL’AMBIENTE – Area Marina Protetta di Portofino e OCEANHIS.

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Foresta di gorgonie nell’Area Marina Protetta di Portofino, Liguria e robot sottomarino
Autore: Marzio Cardellini, Bluframe
Crediti: NEPTUNE™ e RAISE

Il robot VERO ha pulito il porticciolo di Nervi

Lo scorso 17 giugno il porticciolo di Nervi ha ospitato l’iniziativa di sensibilizzazione ambientale “Il mare comincia qui”, dedicata alla raccolta di mozziconi di sigaretta e rifiuti solidi dispersi nell’ambiente costiero.

L’evento, promosso dagli studenti dell’International School of Genoa (ISG) in collaborazione con il centro sportivo SAL, AMIU Genova e l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), ha coinvolto numerosi volontari e cittadini.

Per la seconda volta, il robot quadrupede VERO (Vacuum-cleaner Equipped RObot), sviluppato presso il laboratorio Dynamic Legged Systems (DLS) dell’IIT nell’ambito dello Spoke 3 “Protezione e cura dell’ambiente” del progetto RAISE, ha partecipato attivamente alla raccolta di mozziconi.

Il sistema, dotato di visione artificiale e intelligenza robotica, ha dimostrato le proprie capacità di movimento su terreni sconnessi e ha svolto operazioni di aspirazione selettiva dei mozziconi senza interferire con l’ambiente circostante.

Dalle ore 8:30 alle 11:30 studenti e volontari hanno raccolto e differenziato i rifiuti solidi, separando carta, plastica, metalli e mozziconi. I campioni di acqua prelevati nell’area portuale sono stati sottoposti a una prima analisi chimica, con l’obiettivo di monitorare lo stato di qualità dell’ambiente marino.

L’iniziativa ha attirato l’attenzione di numerose famiglie, bambini e cittadini, interessati non solo alla tematica ambientale ma anche all’innovativa presenza di VERO, esempio concreto di integrazione tra ricerca scientifica e tutela dell’ambiente. La prova sul campo ha permesso ai ricercatori di raccogliere preziose informazioni tecniche e di ascoltare suggerimenti e osservazioni da parte dei partecipanti.

L’evento ha sottolineato l’urgenza di affrontare l’inquinamento da mozziconi di sigaretta, responsabili della contaminazione di fino a 1000 litri d’acqua per singolo pezzo, come evidenziato da recenti studi scientifici. I mozziconi sono infatti tra i rifiuti plastici più diffusi e tossici al mondo.

La partecipazione del robot VERO ha rappresentato un momento significativo per la sperimentazione delle soluzioni tecnologiche sviluppate nell’ambito di RAISE, orientate a fornire strumenti innovativi per la salvaguardia ambientale. L’iniziativa ha inoltre valorizzato le proposte di riciclo dei mozziconi in chiave di economia circolare, grazie alla collaborazione con enti locali e aziende specializzate nella trasformazione di questi rifiuti in nuovi materiali d’uso.

“Oggi abbiamo portato VERO il robot quadrupede che aspira i mozziconi qui al Porticciolo di Nervi, per partecipare a questa iniziativa organizzata dalla International School di Genova, che spesso promuove queste attività, con un’attenzione particolare alla pulizia dell’ambiente dai mozziconi di sigaretta. Per noi questa è stata un’occasione preziosa per testare il robot in un ambiente reale, con persone che sono già sensibili a questi temi — ma anche per vedere come reagisce il pubblico nel vedere un robot all’opera per una causa ambientale positiva. L’obiettivo è duplice: da un lato far conoscere alla gente cosa stiamo facendo e spiegare il progetto, dall’altro avere un vero test sul campo che ci dia feedback utili sul funzionamento della nostra tecnologia. Abbiamo già notato alcune criticità, ad esempio la luce del sole troppo intensa può dare fastidio alle telecamere — tutte esperienze pratiche che poi ci portiamo in laboratorio per migliorare il sistema. E le persone come hanno reagito? Beh, la maggior parte si è mostrata molto stupita e colpita: non è cosa di tutti i giorni vedere un robot che svolge questo tipo di compito per l’ambiente.Sono nate tante belle conversazioni e ci sono arrivati anche suggerimenti interessanti su cosa il robot potrebbe o non potrebbe fare in futuro. Quindi sì, è stato davvero utile e stimolante!” ha commentato Claudio Semini responsabile dell’unità Dynamic Legged Systems all’Istituto Italiano di Tecnologia.

L’evento ha goduto del patrocinio del Municipio IX Levante, del Comune di Genova, di AMIU, dell’UNESCO e dell’UNICEF, con il sostegno dell’Acquario di Genova e del progetto europeo ProBleu.

EcoMonitoring e RAISE presentati ufficialmente alla Camera dei Deputati

Il 29 maggio 2025, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, si è tenuta la presentazione ufficiale del progetto EcoMonitoring: Innovazione per il Monitoraggio Ambientale Costiero e Lacustre, iniziativa di rilevanza nazionale inserita nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Missione 4, Componente 2, Investimento 1.5 “Creazione e rafforzamento di ecosistemi dell’innovazione – Costruzione di leader territoriali di R&S”.

L’evento è stato organizzato su iniziativa dell’Onorevole Salvatore Deidda, Presidente della IX Commissione Trasporti, Poste, Telecomunicazioni.

Alla conferenza sono intervenuti rappresentanti di istituzioni pubbliche, centri di ricerca e imprese innovative, tra cui l’Onorevole Salvatore Deidda, Roberto Minerdo (Presidente ONTM), Michele P. Boella (CEO di NeMeA Sistemi Srl), Amir Topalović (CEO di Aisma Srl) e Mariella Sole (CEO di Hedya Srl).

Nel corso dell’incontro è stato illustrato il progetto EcoMonitoring, che si configura come strumento innovativo per il monitoraggio ambientale in aree portuali, grazie all’uso integrato di droni di superficie e micro Boe Sentinella capaci di rilevare in tempo reale la qualità delle acque senza interferire con le attività portuali.

Il sistema consente di prevenire rischi ambientali e industriali, monitorare le correnti e il ciclo dell’acqua e proteggere le infrastrutture mediante analisi predittive e mappature continue, migliorando la sicurezza e la gestione sostenibile dei porti.

Durante l’evento è stato inoltre evidenziato il contributo scientifico e tecnologico di RAISE al progetto, nello specifico attraverso le attività dello Spoke 3 dell’Ecosistema, focalizzato sulla tutela ambientale mediante l’impiego di soluzioni avanzate di robotica e intelligenza artificiale.

I rappresentanti di RAISE hanno sottolineato come l’iniziativa costituisca un esempio concreto di approccio integrato e interdisciplinare nella protezione degli ecosistemi naturali, in particolare marini e lacustri.

Nel loro intervento, i portavoce di RAISE hanno richiamato l’importanza del trattamento etico e intelligente dei dati ambientali, considerato uno strumento strategico per la creazione di nuovi servizi a beneficio della società, delle città e della salvaguardia dell’ambiente. Grazie alla combinazione di piattaforme robotiche autonome, sensoristica innovativa e algoritmi di intelligenza artificiale, il progetto ha permesso il monitoraggio continuo degli ambienti naturali, l’analisi in tempo reale delle condizioni marine e lacustri, nonché l’attivazione tempestiva di sistemi di allerta efficaci in caso di anomalie o rischi ambientali.

Nel corso della presentazione è stato approfondito il concetto di Ecorobotica, disciplina emergente che fonde competenze tecnologiche e scientifiche per la tutela attiva degli ecosistemi, con l’obiettivo di delineare nuovi scenari di gestione sostenibile del territorio. L’area di sperimentazione dello Spoke 3, individuata in Liguria, ha rappresentato il punto di partenza di un modello destinato a essere replicato su scala nazionale e internazionale.

RAISE ha ribadito l’importanza di promuovere una trasformazione tecnologica consapevole, inclusiva e sostenibile, in grado di coniugare progresso scientifico ed equilibrio ecologico. È stato inoltre sottolineato il ruolo fondamentale della collaborazione tra università, enti di ricerca e imprese nella costruzione di ecosistemi territoriali innovativi e competitivi, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

L’evento alla Camera dei Deputati si è concluso con l’auspicio che la tecnologia possa diventare sempre più uno strumento di cura, connessione e valorizzazione dell’ambiente e delle comunità, a vantaggio delle generazioni presenti e future.

Immagini:
Autore: Michele Boella, NeMeA Sistemi
Crediti: NeMeA Sistemi e RAISE

Spoke 3 all’avanguardia nel campo dell’archeologia subacquea e dell’ecorobotica con il progetto NEPTUNE™ alle Eolie

Nel corso della primavera 2025 si sono svolti a Lipari, nelle Isole Eolie, i test operativi del progetto NEPTUNE™, un’iniziativa all’avanguardia nel campo dell’archeologia subacquea finalizzata alla digitalizzazione e monitoraggio intelligente dei siti sommersi.

Scenario delle attività è stato il sito archeologico del relitto di Capistello, un’importante nave oneraria (nave da carico) di epoca tardo-classica (IV secolo a.C.) giacente a circa 60 metri di profondità.

Il relitto, scoperto negli anni Novanta, conserva un notevole carico di anfore greco-italiche e rappresenta una testimonianza unica delle rotte commerciali mediterranee antiche.

Le operazioni subacquee nelle Isole Eolie si sono svolte sotto la supervisione scientifica e amministrativa della Soprintendenza del Mare – Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana della Regione Siciliana – che ha garantito la tutela del sito e la conformità alle normative vigenti in materia di beni culturali sommersi.

Il team operativo era composto da subacquei tecnico-scientifici specializzati in altofondale, dotati di attrezzature tecnologiche d’eccellenza.

Spoke 3 avanguardia nel campo dell’archeologia subacquea e dell’ecorobotica con il progetto NEPTUNE alle Eolie - Preparazione equipaggiamento Lipari
Preparazione dell’equipaggiamento | Autore: Immersea (NEPTUNE™, Spoke 3) | Crediti: NEPTUNE™ e RAISE

In particolare, ogni immersione è stata condotta con l’ausilio del sistema di propulsione subacquea SUEX Gemini, accoppiato al sistema di navigazione e posizionamento subacqueo SINAPSI, sviluppato per garantire un’elevata precisione nella localizzazione dei dati raccolti anche in assenza di riferimenti GPS. Il tracciamento è stato integrato con una telecamera 8K a tenuta stagna, montata sul veicolo e in grado di acquisire immagini ad altissima risoluzione del sito, e con una sonda multiparametrica Oceanhis, incaricata di monitorare in continuo parametri ambientali fondamentali quali temperatura, salinità, pH e conducibilità.

Il protocollo dei test ha previsto una serie di immersioni progressive che avevano come obiettivo la validazione dell’intero flusso operativo:
– acquisizione dei dati visivi e ambientali;
– georeferenziazione dei rilievi;
– trasferimento dei dataset alla piattaforma NEPTUNE™;
– successiva elaborazione.

Il sistema NEPTUNE™, cuore innovativo del progetto, è stato sviluppato per integrare digitalizzazione, intelligenza artificiale e modelli di Digital Twin 4D al fine di rendere possibile una gestione dinamica e predittiva dei siti sommersi.

Spoke 3 avanguardia nel campo dell’archeologia subacquea e dell’ecorobotica con il progetto NEPTUNE alle Eolie - Piattaforma mywai bianca
Piattaforma di MYWAI, NEPTUNE™ |Autore: MYWAI (NEPTUNE™, Spoke 3) | Crediti: NEPTUNE™ e RAISE

Durante i test, i dati raccolti sono stati processati in tempo semi-reale, consentendo l’elaborazione di un primo modello digitale del relitto di Capistello, associato a una mappa ambientale tridimensionale. Le informazioni acquisite, comprese quelle relative alla variazione dei parametri ambientali in funzione della posizione e della profondità, sono state utilizzate per testare l’affidabilità del modello digitale e la capacità del sistema di rilevare variazioni potenzialmente critiche per la conservazione del sito.

I risultati hanno dimostrato l’efficienza del sistema NEPTUNE™ come strumento per l’archeologia subacquea: la qualità dei rilievi ottici e la precisione del posizionamento hanno superato le aspettative iniziali, mentre la capacità di aggregare dati eterogenei (ottici, ambientali, di navigazione) in un’unica piattaforma ha consentito una visione integrata del sito.

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale ha inoltre permesso l’identificazione automatica di oggetti e anomalie, facilitando il lavoro degli archeologi.

Il test di Capistello, nelle Isole Eolie, rappresenta una pietra miliare per la ricerca subacquea e dimostra come le tecnologie emergenti, integrate grazie all’ecorobotica, possano rivoluzionare il monitoraggio e la valorizzazione del patrimonio culturale sommerso.

Spoke 3 avanguardia nel campo dell’archeologia subacquea e dell’ecorobotica con il progetto NEPTUNE alle Eolie - Rilievo 3D Lipari ancora
Rilievo a Lipari per NEPTUNE™ | Autore: Immersea (NEPTUNE™, Spoke 3) | Crediti: NEPTUNE™ e RAISE

NEPTUNE™, coordinato dalla start up ligure MYWAI, è uno dei vincitori del bando a cascata per progetti di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale nei domini dell’Intelligenza Artificiale e della Robotica dello Spoke 5 di RAISE ed è affiliato allo Spoke 3, il cui obiettivo è la protezione e cura dell’ambiente grazie all’ecorobotica.

Il partenariato di NEPTUNE™ è composto da MYWAI SRL, UBICA SRL, IMMERSEA SRL, NEXT VISION SRL, IIS – ISTITUTO ITALIANO DELLA SALDATURA e UNIVERSITÀ DI CATANIA, con la partecipazione di REGIONE SICILIANA – Soprintendenza del Mare, MINISTERO DELL’AMBIENTE – Area Marina Protetta di Portofino e OCEANHIS.

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Relitto di Capistello
Autore: Immersea (NEPTUNE™, Spoke 3)
Crediti: NEPTUNE™ e RAISE

Lo Spoke 3 di RAISE parteciperà all’European Digital Ocean Pavilion in occasione della 3rd UN Ocean Conference

Dal 2 al 13 giugno 2025, lo Spoke 3 del progetto RAISE prenderà parte all’European Digital Ocean Pavilion, che sarà allestito all’interno della Green Zone – The Whale in occasione della 3rd UN Ocean Conference (UNOC 3).

L’iniziativa costituirà un’importante vetrina per l’impegno dell’Unione Europea nella conoscenza, nel monitoraggio e nell’innovazione legata agli oceani, offrendo un’esperienza immersiva e interattiva ai visitatori provenienti da tutto il mondo.

L’European Digital Ocean Pavilion, promosso dalla Commissione Europea con il coordinamento della Direzione Generale per l’Industria della Difesa e lo Spazio (DG DEFIS), e in stretta collaborazione con DG MARE, DG RTD e DG INTPA, sarà realizzato da Mercator Ocean International.

Il Padiglione sarà articolato in tre aree tematiche – INSPIRE, ENGAGE e DECIDE – progettate per raccontare le risorse digitali europee al servizio della sostenibilità marina.
Lo Spoke 3 di RAISE parteciperà all’interno della sezione ENGAGE e anche nella sezione INSPIRE dove sarà presentato il progetto con un TEDx-like talk, tenuto da Antonio Novellino di ETT, durante la “Ocean In Situ session” con il titolo “Nature meets AI and robotics: a new era of environmental protection”.
A questo link l’agenda della giornata.

Attraverso installazioni multimediali, modelli predittivi e scenari interattivi, i partecipanti potranno esplorare il Digital Twin of the Ocean, un modello digitale che integra dati satellitari e osservazioni in situ, intelligenza artificiale e modellistica avanzata, offrendo una visione dinamica e tridimensionale degli oceani, dal passato al futuro.

La partecipazione allo European Digital Ocean Pavilion rappresenterà un importante riconoscimento per le attività di ricerca e sviluppo dello Spoke 3, che già a luglio 2024 aveva ricevuto l’approvazione della propria proposta di Decade Action N.34.4: “Tecnologie sostenibili per la cura e la protezione del mare”. L’iniziativa è ora parte del programma ufficiale delle United Nations Decade of Ocean Science for Sustainable Development 2021–2030.

UNOC 3, co-ospitata da Francia e Costa Rica, riunirà a Nizza i principali attori internazionali – Stati membri delle Nazioni Unite, capi di Stato e di governo, agenzie internazionali, autorità locali, società civile, settore privato e donatori – per promuovere l’attuazione dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 14: conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine per lo sviluppo sostenibile.

Lo Spoke 3 di RAISE contribuirà così, anche in questa occasione, a rafforzare il ruolo dell’Italia nell’innovazione tecnologica per la salvaguardia dell’ambiente marino, portando avanti la propria missione di supporto alla transizione ecologica e alla sostenibilità.

Ulteriori dettagli sull’evento e sul Padiglione a questo link.

Spoke 3 RAISE: la robotica soffice per l’agroalimentare a RoboSoft 2025

Nell’ambito delle attività dello Spoke 3 di RAISE, dedicate allo sviluppo di soluzioni bioispirate per la sostenibilità, Chengjin Du, student fellow della research line Soft BioRobotics Perception dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), ha preso parte in qualità di speaker al workshop Emerging Paradigms in Soft Manipulation.

L’iniziativa si è svolta lo scorso 23 aprile 2025 a Losanna, Svizzera, durante la conferenza RoboSoft 2025 – 8th IEEE-RAS International Conference on Soft Robotics.

Nel suo intervento, dal titolo Sensorizing Soft Actuators Enabling Intelligent Grasping and Fruit Evaluation, Chengjin Du ha presentato i risultati più significativi del progetto Soft Gripper for Fruit Monitoring and Sorting, condotto all’interno del Progetto 5 dello Spoke 3 sotto la guida di Lucia Beccai, Principal Investigator del laboratorio Soft BioRobotics Perception di IIT.

Il progetto affronta una delle sfide chiave nel settore agroalimentare: la manipolazione e il monitoraggio automatizzati dei prodotti ortofrutticoli post-raccolta attraverso tecnologie robotiche soffici e intelligenti.

Il sistema sviluppato, denominato SoftMag Gripper, è un end-effector soffice completamente integrato che combina attuazione pneumatica con sensori tattili magnetici, consentendo prese adattative e valutazioni in tempo reale della consistenza dei frutti. Durante la presentazione, è stato illustrato l’intero percorso di sviluppo del dispositivo, dalla progettazione dei materiali e dell’architettura di sistema, all’integrazione tra sensoristica e attuazione, fino all’adozione di algoritmi di apprendimento automatico per l’interpretazione dei segnali tattili.

Il workshop ha riunito ricercatori e rappresentanti dell’industria impegnati a colmare il divario tra le soluzioni sperimentali sviluppate in laboratorio e le loro applicazioni nel mondo reale. Particolare attenzione è stata riservata all’identificazione di best practice per il trasferimento tecnologico nel campo della manipolazione robotica soffice, con uno sguardo rivolto sia all’efficienza operativa sia all’adattabilità in contesti produttivi complessi.

L’intervento di Chengjin Du ha evidenziato come l’approccio integrato adottato nello Spoke 3 di RAISE rappresenti un contributo concreto allo sviluppo di strumenti intelligenti per l’automazione sostenibile. La capacità del SoftMag Gripper di adattarsi a oggetti deformabili e di fornire informazioni percettive in tempo reale apre nuove prospettive per l’introduzione di robotica avanzata in ambiti agricoli e alimentari.

La partecipazione a RoboSoft 2025 conferma il ruolo attivo di RAISE e dello Spoke 3 nel promuovere l’innovazione tecnologica attraverso la valorizzazione delle competenze dei giovani ricercatori e il dialogo con la comunità scientifica internazionale.

A Euroflora 2025 il progetto VINUM: robotica e innovazione per la viticoltura del futuro

Durante la manifestazione internazionale Euroflora 2025, ospitata negli spazi rigenerati del Waterfront di Genova, è stato presentato il progetto VINUM, sviluppato all’interno dello Spoke 3 dell’ecosistema RAISE.

L’iniziativa si è svolta in uno scenario di grande rilevanza dedicato alla biodiversità, alla sostenibilità e alla valorizzazione del rapporto tra uomo e natura, in linea con i principi fondanti della rassegna.

Il progetto VINUM è frutto della collaborazione tra l’Unità Dynamic Legged Systems – DLS dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e la Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – Campus di Piacenza.

Ha come obiettivo principale lo sviluppo di una soluzione robotica avanzata per l’automazione della potatura invernale delle viti, un processo cruciale per la qualità della produzione vinicola, ma altamente dispendioso in termini di manodopera e competenze.

Due gli appuntamenti dedicati al progetto, rispettivamente il 24 e il 27 aprile, curati da Claudio Semini e Angelo Bratta, rispettivamente coordinatore e ricercatore dell’unità DLS di IIT. In entrambe le occasioni è stata proposta una dimostrazione dal vivo del robot, che ha suscitato notevole interesse tra gli addetti ai lavori e il pubblico presente.

Il sistema robotico modulare integra un braccio meccanico e un complesso sistema di visione artificiale multi-modale – tra cui la visione stereoscopica – che consente il riconoscimento preciso della vite e l’esecuzione autonoma del taglio. Alla base del funzionamento, una state machine guida il robot nelle diverse fasi operative, garantendo continuità ed efficienza nell’intervento.

Grazie all’impiego di tecnologie come Detectron2 per la segmentazione delle immagini e tecniche di odometria visuale per la costruzione di nuvole di punti, il robot è in grado di “comprendere” l’ambiente e prendere decisioni autonome sui punti di potatura più appropriati.

VINUM nasce anche con l’intento di rispondere alla crescente difficoltà nel reperimento di manodopera qualificata per operazioni agricole complesse, offrendo un’alternativa tecnologica capace di affiancare l’intervento umano nei contesti più impegnativi.

Le prestazioni del prototipo saranno testate nella prossima stagione invernale direttamente in vigneto, con una valutazione comparata rispetto alla potatura manuale. L’analisi comprenderà aspetti come l’efficacia del taglio, la capacità di adattamento a diversi terreni e l’impatto sulle caratteristiche vegetative della pianta.

La partecipazione di VINUM a Euroflora ha confermato la volontà di RAISE e dei partner coinvolti di promuovere soluzioni tecnologiche all’avanguardia che possano contribuire concretamente alla transizione digitale e sostenibile dell’agricoltura italiana.

Ecorobotica e innovazione bioispirata: lo Spoke 3 di RAISE presente a RoboSoft 2025

Dal 24 al 26 aprile 2025 si è svolta a Losanna, in Svizzera, l’ottava edizione della IEEE-RAS International Conference on Soft Robotics (RoboSoft 2025), evento di riferimento a livello mondiale nel campo della robotica soft. L’edizione di quest’anno ha posto al centro il tema dell’interdisciplinarità e dell’ampliamento degli orizzonti nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie robotiche avanzate.

Durante la giornata di apertura della conferenza, è intervenuta Barbara Mazzolai, Principal Investigator della linea di ricerca Bioinspired Soft Robotics dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e rappresentante dello Spoke 3 del progetto RAISE. La Professoressa Mazzolai ha tenuto uno dei Plenary Talk, intitolato “Soft Robotics Meets Biodiversity: Nature-Inspired Paths to Innovation”.

Nel suo intervento, Mazzolai ha illustrato come la biodiversità possa rappresentare un modello strategico e sostenibile per l’ideazione e la realizzazione di robot soft, ispirati direttamente dai meccanismi e dalle forme presenti in natura. È stato sottolineato come la varietà biologica, sia nei movimenti che nell’intelligenza distribuita, offra soluzioni concrete per lo sviluppo di sistemi robotici più adattabili, efficienti e rispettosi dell’ambiente.

Un punto centrale della presentazione è stato dedicato all’ecorobotica, una visione innovativa che unisce l’ingegneria robotica con principi ecologici e biologici. In questo contesto, sono stati mostrati alcuni dei risultati raggiunti all’interno del progetto RAISE, tra cui i semi artificiali bioispirati, progettati per applicazioni nel monitoraggio ambientale e nella riforestazione. Questi dispositivi robotici traggono ispirazione dal mondo vegetale e animale, e sono in grado di rispondere agli stimoli ambientali, muoversi e adattarsi in modo autonomo.

La conferenza RoboSoft 2025 ha accolto ricercatori, esperti del settore e studenti da tutto il mondo, offrendo uno spazio di confronto e collaborazione sulle tecnologie emergenti. Il programma ha incluso presentazioni, workshop, dimostrazioni dal vivo, esposizioni artistiche e tavole rotonde su temi di grande attualità.

La partecipazione dello Spoke 3 di RAISE ha confermato il ruolo di primo piano che la ricerca italiana occupa nello scenario internazionale della robotica soft.

L’intervento di Barbara Mazzolai ha evidenziato come l’approccio interdisciplinare sia essenziale non solo per sviluppare robot ispirati alla natura, ma anche per garantire che queste tecnologie possano contribuire attivamente alla sua conservazione.

L’ecorobotica, dunque, si è presentata non solo come un campo scientifico promettente, ma anche come un’opportunità concreta per un futuro più sostenibile.

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