Nelle scorse settimane i gruppi RTECH e PAVIS di IIT dello Spoke 2 del progetto RAISE, impegnato nello sviluppo delle stanze sensorizzate, ha organizzato presso l’Ospedale Gaslini, la FISM e l’Ospedale Galliera una serie di sessioni di co-working con i partner clinici.
Gli incontri hanno rappresentato un’occasione concreta di confronto tra ricercatori, ingegneri, medici e terapisti, con l’obiettivo di condividere strategie per razionalizzare i risultati sperimentali e progettare strumenti di supporto utili alla pratica clinica quotidiana.
Durante le sessioni, il gruppo ha presentato i dati raccolti nell’ambito dei tre protocolli di studio approvati dal Comitato Etico Territoriale, illustrando le diverse tipologie di pazienti coinvolti e le metodologie di acquisizione dei segnali biometrici nelle stanze sensorizzate. Il progetto, che mira a integrare competenze tecnologiche e cliniche, ha raggiunto una fase avanzata delle attività sperimentali.
Le ricerche condotte presso la FISM hanno coinvolto soggetti con sclerosi multipla e gruppi di controllo sani, mentre presso l’Ospedale Galliera il lavoro si è concentrato sulla popolazione geriatrica, includendo pazienti con disturbo neurocognitivo maggiore, soggetti con sarcopenia e individui sani ospitati nell’appartamento sensorizzato. Sempre al Galliera, il gruppo ha monitorato pazienti in regime di day hospital per valutare la postura a riposo ed il rischio caduta. Parallelamente, presso l’Ospedale Gaslini, sono stati studiati bambini con emiparesi e i loro caregiver, sfruttando le potenzialità delle tecnologie sensorizzate per analizzare il movimento e la relazione spaziale tra adulto e bambino.
Nel laboratorio di Erzelli, infine, il team ha acquisito dati su diadi bambino – caregiver sani e, in collaborazione con il gruppo IIT HSP, su soggetti adulti impegnati in compiti di locomozione assistita dal robot R1, con lo scopo di studiare le variazioni del passo e le strategie di interazione da poter adottare per guidare i soggetti durante gli spostamenti in contesti a loro nuovi.
Il patrimonio di dati raccolti attraverso queste attività ha costituito una base solida per la successiva fase di analisi. Per valorizzarlo, il gruppo ha organizzato una serie di workshop e momenti di brainstorming con i partner clinici, dedicati a individuare le metriche più significative ricavabili dai sensori e a definire modalità di rappresentazione grafica dei risultati chiare, accessibili e coerenti con le esigenze operative dei medici.
Durante i lavori è emersa la necessità di disporre di dashboard personalizzate, capaci di restituire rapidamente le informazioni più rilevanti per la valutazione e il monitoraggio dei pazienti. I partecipanti hanno analizzato insieme i casi di studio, discutendo quali indicatori risultassero più utili per ciascun contesto clinico e come tradurli in visualizzazioni immediate, in grado di facilitare la lettura dei dati e il processo decisionale.
Queste attività di co-design hanno segnato un passaggio importante nel percorso di integrazione tra ricerca e pratica clinica. La collaborazione diretta con i professionisti sanitari ha consentito di orientare le soluzioni tecnologiche verso bisogni reali, rafforzando la connessione tra innovazione scientifica e assistenza.
Il lavoro svolto all’interno dello Spoke 2 ha così contribuito alla missione generale di RAISE: creare un ecosistema di ricerca e innovazione capace di sviluppare tecnologie inclusive e intelligenti, progettate intorno alla persona e al miglioramento della qualità della vita.






