Spoke 3 RAISE: la robotica soffice per l’agroalimentare a RoboSoft 2025

Nell’ambito delle attività dello Spoke 3 di RAISE, dedicate allo sviluppo di soluzioni bioispirate per la sostenibilità, Chengjin Du, student fellow della research line Soft BioRobotics Perception dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), ha preso parte in qualità di speaker al workshop Emerging Paradigms in Soft Manipulation.

L’iniziativa si è svolta lo scorso 23 aprile 2025 a Losanna, Svizzera, durante la conferenza RoboSoft 2025 – 8th IEEE-RAS International Conference on Soft Robotics.

Nel suo intervento, dal titolo Sensorizing Soft Actuators Enabling Intelligent Grasping and Fruit Evaluation, Chengjin Du ha presentato i risultati più significativi del progetto Soft Gripper for Fruit Monitoring and Sorting, condotto all’interno del Progetto 5 dello Spoke 3 sotto la guida di Lucia Beccai, Principal Investigator del laboratorio Soft BioRobotics Perception di IIT.

Il progetto affronta una delle sfide chiave nel settore agroalimentare: la manipolazione e il monitoraggio automatizzati dei prodotti ortofrutticoli post-raccolta attraverso tecnologie robotiche soffici e intelligenti.

Il sistema sviluppato, denominato SoftMag Gripper, è un end-effector soffice completamente integrato che combina attuazione pneumatica con sensori tattili magnetici, consentendo prese adattative e valutazioni in tempo reale della consistenza dei frutti. Durante la presentazione, è stato illustrato l’intero percorso di sviluppo del dispositivo, dalla progettazione dei materiali e dell’architettura di sistema, all’integrazione tra sensoristica e attuazione, fino all’adozione di algoritmi di apprendimento automatico per l’interpretazione dei segnali tattili.

Il workshop ha riunito ricercatori e rappresentanti dell’industria impegnati a colmare il divario tra le soluzioni sperimentali sviluppate in laboratorio e le loro applicazioni nel mondo reale. Particolare attenzione è stata riservata all’identificazione di best practice per il trasferimento tecnologico nel campo della manipolazione robotica soffice, con uno sguardo rivolto sia all’efficienza operativa sia all’adattabilità in contesti produttivi complessi.

L’intervento di Chengjin Du ha evidenziato come l’approccio integrato adottato nello Spoke 3 di RAISE rappresenti un contributo concreto allo sviluppo di strumenti intelligenti per l’automazione sostenibile. La capacità del SoftMag Gripper di adattarsi a oggetti deformabili e di fornire informazioni percettive in tempo reale apre nuove prospettive per l’introduzione di robotica avanzata in ambiti agricoli e alimentari.

La partecipazione a RoboSoft 2025 conferma il ruolo attivo di RAISE e dello Spoke 3 nel promuovere l’innovazione tecnologica attraverso la valorizzazione delle competenze dei giovani ricercatori e il dialogo con la comunità scientifica internazionale.

A Euroflora 2025 il progetto VINUM: robotica e innovazione per la viticoltura del futuro

Durante la manifestazione internazionale Euroflora 2025, ospitata negli spazi rigenerati del Waterfront di Genova, è stato presentato il progetto VINUM, sviluppato all’interno dello Spoke 3 dell’ecosistema RAISE.

L’iniziativa si è svolta in uno scenario di grande rilevanza dedicato alla biodiversità, alla sostenibilità e alla valorizzazione del rapporto tra uomo e natura, in linea con i principi fondanti della rassegna.

Il progetto VINUM è frutto della collaborazione tra l’Unità Dynamic Legged Systems – DLS dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e la Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – Campus di Piacenza.

Ha come obiettivo principale lo sviluppo di una soluzione robotica avanzata per l’automazione della potatura invernale delle viti, un processo cruciale per la qualità della produzione vinicola, ma altamente dispendioso in termini di manodopera e competenze.

Due gli appuntamenti dedicati al progetto, rispettivamente il 24 e il 27 aprile, curati da Claudio Semini e Angelo Bratta, rispettivamente coordinatore e ricercatore dell’unità DLS di IIT. In entrambe le occasioni è stata proposta una dimostrazione dal vivo del robot, che ha suscitato notevole interesse tra gli addetti ai lavori e il pubblico presente.

Il sistema robotico modulare integra un braccio meccanico e un complesso sistema di visione artificiale multi-modale – tra cui la visione stereoscopica – che consente il riconoscimento preciso della vite e l’esecuzione autonoma del taglio. Alla base del funzionamento, una state machine guida il robot nelle diverse fasi operative, garantendo continuità ed efficienza nell’intervento.

Grazie all’impiego di tecnologie come Detectron2 per la segmentazione delle immagini e tecniche di odometria visuale per la costruzione di nuvole di punti, il robot è in grado di “comprendere” l’ambiente e prendere decisioni autonome sui punti di potatura più appropriati.

VINUM nasce anche con l’intento di rispondere alla crescente difficoltà nel reperimento di manodopera qualificata per operazioni agricole complesse, offrendo un’alternativa tecnologica capace di affiancare l’intervento umano nei contesti più impegnativi.

Le prestazioni del prototipo saranno testate nella prossima stagione invernale direttamente in vigneto, con una valutazione comparata rispetto alla potatura manuale. L’analisi comprenderà aspetti come l’efficacia del taglio, la capacità di adattamento a diversi terreni e l’impatto sulle caratteristiche vegetative della pianta.

La partecipazione di VINUM a Euroflora ha confermato la volontà di RAISE e dei partner coinvolti di promuovere soluzioni tecnologiche all’avanguardia che possano contribuire concretamente alla transizione digitale e sostenibile dell’agricoltura italiana.

Ecorobotica e innovazione bioispirata: lo Spoke 3 di RAISE presente a RoboSoft 2025

Dal 24 al 26 aprile 2025 si è svolta a Losanna, in Svizzera, l’ottava edizione della IEEE-RAS International Conference on Soft Robotics (RoboSoft 2025), evento di riferimento a livello mondiale nel campo della robotica soft. L’edizione di quest’anno ha posto al centro il tema dell’interdisciplinarità e dell’ampliamento degli orizzonti nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie robotiche avanzate.

Durante la giornata di apertura della conferenza, è intervenuta Barbara Mazzolai, Principal Investigator della linea di ricerca Bioinspired Soft Robotics dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e rappresentante dello Spoke 3 del progetto RAISE. La Professoressa Mazzolai ha tenuto uno dei Plenary Talk, intitolato “Soft Robotics Meets Biodiversity: Nature-Inspired Paths to Innovation”.

Nel suo intervento, Mazzolai ha illustrato come la biodiversità possa rappresentare un modello strategico e sostenibile per l’ideazione e la realizzazione di robot soft, ispirati direttamente dai meccanismi e dalle forme presenti in natura. È stato sottolineato come la varietà biologica, sia nei movimenti che nell’intelligenza distribuita, offra soluzioni concrete per lo sviluppo di sistemi robotici più adattabili, efficienti e rispettosi dell’ambiente.

Un punto centrale della presentazione è stato dedicato all’ecorobotica, una visione innovativa che unisce l’ingegneria robotica con principi ecologici e biologici. In questo contesto, sono stati mostrati alcuni dei risultati raggiunti all’interno del progetto RAISE, tra cui i semi artificiali bioispirati, progettati per applicazioni nel monitoraggio ambientale e nella riforestazione. Questi dispositivi robotici traggono ispirazione dal mondo vegetale e animale, e sono in grado di rispondere agli stimoli ambientali, muoversi e adattarsi in modo autonomo.

La conferenza RoboSoft 2025 ha accolto ricercatori, esperti del settore e studenti da tutto il mondo, offrendo uno spazio di confronto e collaborazione sulle tecnologie emergenti. Il programma ha incluso presentazioni, workshop, dimostrazioni dal vivo, esposizioni artistiche e tavole rotonde su temi di grande attualità.

La partecipazione dello Spoke 3 di RAISE ha confermato il ruolo di primo piano che la ricerca italiana occupa nello scenario internazionale della robotica soft.

L’intervento di Barbara Mazzolai ha evidenziato come l’approccio interdisciplinare sia essenziale non solo per sviluppare robot ispirati alla natura, ma anche per garantire che queste tecnologie possano contribuire attivamente alla sua conservazione.

L’ecorobotica, dunque, si è presentata non solo come un campo scientifico promettente, ma anche come un’opportunità concreta per un futuro più sostenibile.

La potatura automatizzata della vite: un’applicazione di ecorobotica e agricoltura di precisione all’interno di Spoke 3

Nel mese di marzo è stato realizzato un esperimento sul campo di potatura invernale in vigna, con un sistema robotico autonomo, costituito da un robot cingolato sormontato da braccio robotico.

La potatura invernale è un intervento cruciale nel ciclo delle piante e si svolge durante il riposo vegetativo della vite, tra la caduta delle foglie e l’inizio della ripresa vegetativa in primavera.

L’utilizzo delle tecnologie sviluppate in RAISE consente di rendere questa operazione più efficiente e precisa.

Tale attività di ricerca e trasferimento tecnologico fa parte dello Spoke 3 e rientra nelle applicazioni dell’ecorobotica e dell’agricoltura di precisione.

Il test è stato condotto in un vigneto sperimentale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, dove l’integrazione tra i due sottosistemi di guida e riconoscimento, sono stati testati insieme per la prima volta, grazie alla sinergia tra:
– Il laboratorio Dynamic Legged Systems lab (DLS) dell’Istituto Italiano di Tecnologia, responsabile dell’algoritmo per l’identificazione dei punti di taglio;
Info Solution, che ha realizzato il sistema per la navigazione autonoma del robot agricolo cingolato.

Il veicolo robotico è in grado di:
– Navigare autonomamente tra i filari, anche in presenza di piante irregolari o non mappabili;
– Calcolare la traiettoria ideale, senza fare affidamento su GPS o mappe predefinite;
– Riconoscere la fine di un filare e affrontare automaticamente la curva per iniziare quello successivo.

La guida autonoma si basa sull’impiego del LiDAR multipiano che è in grado di rilevare la distanza e la forma degli oggetti in un ambiente tridimensionale, utilizzando una serie di laser che emettono e ricevono impulsi luminosi. Questo tipo di sistema è particolarmente utile per creare mappe 3D di ambienti complessi o per ottenere informazioni dettagliate su oggetti a diverse altezze.

In questa applicazione in vigna, il sistema fornisce una mappatura precisa dell’ambiente in tempo reale, permettendo una navigazione adattabile ai cambiamenti morfologici delle piante.

L’algoritmo sviluppato da IIT per l’identificazione dei punti di taglio, da parte del braccio robotico, è stato validato in laboratorio, su piante in vaso, e poi in campo aperto, integrato con il sistema di bordo.

Questo approccio multidisciplinare rappresenta un passo concreto verso l’automazione intelligente della viticoltura, in linea con la missione dello Spoke 3: promuovere l’ecorobotica come approccio integrato per una gestione sostenibile del territorio.

Un ringraziamento speciale va all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza per la disponibilità e l’ospitalità nel vigneto.

Autore del video e dei frame: Marzio Cardellini, Bluframe
Crediti: RAISE

Ecorobotica e terremoti: nuove frontiere nel rilievo del danno alle chiese

L’Italia è il paese con la più alta concentrazione di siti UNESCO: questo immenso patrimonio, costituito da molti edifici di pregio, rappresenta una risorsa culturale ed economica, ma è a significativo rischio a causa dei terremoti come dimostrato da molti eventi che hanno colpito il nostro territorio. La loro elevata vulnerabilità sismica rende essenziale investire in ricerca e sfruttare il potenziale offerto dalle nuove tecnologie.

In questa direzione, nello Spoke 3 di RAISE, l’ecorobotica viene applicata con un approccio multidisciplinare in un progetto specifico finalizzato allo sviluppo di strategie innovative per il rilievo del danno sismico nelle chiese. L’iniziativa nasce dall’esperienza ultratrentennale dei ricercatori dell’Università di Genova e dalla consapevolezza dell’importanza di questi edifici sia per la società sia per il patrimonio artistico-culturale.

Il progetto si concentra su quattro obiettivi chiave:
– Sicurezza, per proteggere gli operatori durante le operazioni di rilievo;
– Protezione, per contribuire alla salvaguardia dei beni monumentali in fase di emergenza sismica;
– Tempestività, per ottimizzare le fasi di rilievo del danno e accelerare l’acquisizione di informazioni (foto, dati geometrici, ecc.);
– Efficacia, per supportare le successive azioni di messa in sicurezza e riduzione del danno.

Tecnologie innovative per il rilievo del danno sismico
Il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale (DICCA) dell’Università di Genova, attraverso i gruppi di ricerca in Ingegneria Sismica e Geomatica, ha sviluppato una metodologia basata su tecnologia Laser scanner e fotogrammetria da drone per acquisire in sicurezza sia la geometria interna delle chiese sia la presenza e la posizione di lesioni, utilizzando un modello di Intelligenza Artificiale per l’identificazione automatica dei danni.

Il sistema prevede l’utilizzo integrato di un drone volante e un robot terrestre affrontando la complessità della navigazione autonoma in ambienti chiusi. Il drone decolla dal robot in punti predefiniti mappati autonomamente e acquisisce dati dall’alto prima di atterrare e proseguire l’analisi con il veicolo terrestre.

Il contributo di Info Solution con MOLIRIS
Un elemento chiave del progetto è il sistema di navigazione autonoma del robot terrestre, sviluppato da Info Solution attraverso il suo prodotto MOLIRIS. Il robot, grazie a una sofisticata tecnologia di rilevamento ostacoli e mappatura avanzata, è in grado di muoversi in sicurezza tra macerie, crolli e pavimentazioni danneggiate, supportando l’ispezione post-sismica e le operazioni di monitoraggio preventivo. MOLIRIS garantisce un’elevata precisione nella navigazione autonoma, permettendo di esplorare aree critiche dove l’accesso umano sarebbe rischioso o impossibile.

Un sistema integrato per la sicurezza e la conservazione
Nei primi mesi del 2025 è stato condotto un test pilota del sistema presso la Chiesa di San Giovanni Battista di Aggio (Genova) con l’obiettivo primario di verificare sul campo l’uso combinato del drone volante e del robot terrestre di Info Solution e valutare l’efficacia dell’integrazione tra le due piattaforme. Il test ha dato risultati positivi, fornendo indicazioni operative preziose per le fasi successive di ricerca e trasferimento tecnologico.
Grazie alla collaborazione tra esperti di diversi settori, il progetto si pone come un modello di innovazione per la gestione del rischio sismico e la tutela del patrimonio culturale.

Si ringraziano: il Parroco Don Matteo Conte, per la disponibilità ad effettuare i test sul campo; la Curia dell’Arcidiocesi di Genova, per il supporto nell’individuare alcuni casi studio e la disponibilità dimostrata; l’Ing. Stefano Cunietti (dottorando dell’Università degli Studi di Genova presso il DICCA) per il supporto fornito nel pilotare il drone durante i test sul campo.

Gruppo di lavoro progetto: Università degli Studi di Genova (DICCA): Prof. ssa Serena Cattari (leader del progetto), Prof. ssa Bianca Federici, Ing. Mohamed Mustafa Omeribrahim Eid (assegnista di ricerca DICCA fino al 2024), Ing. Matteo Bozzano (Dottorando) – Info Solution: Dott. Marco Penco – IIT: Ing. Claudio Semini (responsabile del laboratorio Dynamic Legged Systems (DLS ) e Ing.Angelo Bratta (Post Doc)

L’ecorobotica marina di Spoke 3 in azione grazie a NEPTUNE™: il racconto della seconda missione nell’Area Marina Protetta di Portofino

Il 20 febbraio, il progetto NEPTUNE™, ha realizzato un importante avanzamento di progetto, grazie alla “seconda missione” in Liguria, dopo una prima missione dell’estate 2024 in Sicilia.
Lo scopo dell’attività è stato quello di acquisire dati marini, video e foto, testando l’efficacia della strumentazione sviluppata nell’ambito dell’ecorobotica marina.

La strumentazione utilizzata nelle esplorazioni subacquee è stata interamente prodotta da Ubica srl e dai suoi collaboratori, con l’intento di generare apparecchiature la basso costo, per il monitoraggio ambientale marino, che restituiscano risultati ad elevata risoluzione.

La sperimentazione non solo ha consentito l’acquisizione di dati ambientali marini e immagini, ma anche l’integrazione in diretta con la piattaforma AIoT per lo U-EaaS (Underwater Equipment as a Service) NEPTUNE™, realizzata da MYWAI, sia a bordo nave, sia poi in fase di post acquisizione in laboratorio.

Nello specifico, l’attività si è svolta presso la Secca dell’Isuela, nell’Area Marina Protetta di Portofino, tra i 30 e i 45 m di profondità, in cui è presente una densa foresta di gorgonie, costituita prevalentemente dalle specie Paramuricea clavata ed Eunicella cavolini.

Come ha spiegato la biologa marina della squadra di UBICA, Ilaria Rossodivita, le gorgonie: “(…) sono una sorta di coralli, che donano un’elevata biodiversità all’ambiente e sono molto caratteristiche dell’area mediterranea”.

Durante l’attività in campo sono stati testati il ROV (Remote Operated Vehicle) equipaggiato con fotocamera full-frame a risoluzione 6K, e sonda multiparametrica, con i sensori per le variabili ambientali: temperatura, salinità, pH, ossigeno disciolto e clorofilla A (concentrazione di microalghe).

Il ROV si è mosso lungo un percorso definito prima della fase di immersione e il suo spostamento è stato monitorato dagli operatori a bordo nella nave.

I rilievi sono stati georeferenziati mediante utilizzo di sistema USBL per il posizionamento acustico subacqueo. I dati video e dei parametri ambientali sono stati sincronizzati tramite orologio satellitare insieme a quelli di posizione del veicolo durante le operazioni e inviati in streaming al server ricevente su piattaforma U-EaaS NEPTUNE.

Come prossimo passo di questa seconda missione, i video e i dati registrati saranno rielaborati dal software del partner capofila MYWAI, per generare una ricostruzione 5D del fondale.

Si parte dal formato 3D ambientale, per poi produrre un modello 4D dei dati, su base spaziale e temporale dell’andamento dei parametri ambientali, e infine si aggiunge una integrazione opzionale 5D, con le informazioni semantiche associate alla ricostruzione.

Il responsabile tecnico scientifico del progetto, Fabrizio Cardinali (MYWAI, Spoke 3), ha così commentato, a conclusione della giornata: “le prossime fasi di NEPTUNE™ prevedono delle perlustrazioni in Sicilia, a Lipari, di relitti archeologici e strutture aziendali. Il progetto sta riscuotendo un grande interesse sia a livello scientifico che a livello di mercato”.

NEPTUNE™, coordinato dalla start up ligure MYWAI, è uno dei vincitori del bando a cascata per progetti di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale nei domini dell’Intelligenza Artificiale e della Robotica dello Spoke 5 di RAISE ed è affiliato allo Spoke 3, il cui obiettivo è la protezione e cura dell’ambiente grazie all’ecorobotica.

Lo spoke 3 di RAISE al festival “Pontos – Euromediterraneo in dialogo”

Il 15 gennaio, nell’ambito del festival “Pontos – Euromediterraneo in dialogo”, si è svolto presso Palazzo Ducale a Genova, nella sala del Maggior Consiglio, il panel “Tutela dei mari e cooperazione inter-mediterranea”, con il seguente programma:
– Monica Montefalcone (UniGe): Il mediterraneo che cambia. Uno sguardo agli ecosistemi marini;
– Paolo Prati (UniGe e INFN): Uno sguardo all’inquinamento atmosferico;
– Marco Faimali (CNR-IAS, coordinatore di Spoke 3, RAISE): Il Mare nostrum, un grande capitale naturale da preservare: le tecnologie del progetto RAISE per la tutela dell’ambiente marino mediterraneo;
– Nicola Rasore (Coldiretti): La pesca nel Mare Mediterraneo: popoli, marinai e pesci. Così uguali, così diversi;
– Raffaella Bruzzone (Camera di Commercio): Il ruolo del sistema camerale a supporto dello sviluppo sostenibile del Mediterraneo.

Il direttore di CNR-IAS e coordinatore dello Spoke 3, Marco Faimali, ha introdotto le attività di ecorobotica di RAISE, partendo da una prima domanda rivolta ad un pubblico interculturale, con una maggioranza di persone giovani, ed una riflessione sul rapporto tra essere umano e ambiente.
Faimali ha poi illustrato il concetto di “antropocene”, evidenziando l’accelerazione dell’impatto antropico sul pianeta Terra, avvenuta dal 1950. Tale impatto include lo sfruttamento e l’inquinamento di aria, suolo e mare.
Il coordinatore dello Spoke 3 poi si è focalizzato sul ruolo fondamentale degli oceani, sia come termostato (“senza oceani, avremmo una temperatura di 36 gradi”), sia come “polmone blu”: il 50% dell’ossigeno è prodotto dal mare.
Il Mediterraneo, tema centrale per il festival Pontos, rappresenta 1% del mari, ma è in sé uno scrigno naturale prezioso e insostituibile: contiene 10% della biodiversità del pianeta.

Lo spoke 3 di RAISE al Festival Pontos Euromediterraneo in dialogo
Marco Faimali (CNR-IAS) a Palazzo Ducale per Pontos | Autore: Nderim Kaceli (Pontos) Crediti: Pontos, foto gentilmente ad uso gratuito di RAISE

Il coordinatore dello Spoke 3 ha quindi evidenziato alcuni dei risultati importanti di RAISE nell’ambito dell’ecorobotica, mostrando immagini di scenari futuri, realizzati per Roma Fotografia Future e video di progetti di RAISE, con prototipi di robot già realizzati e in fase di sviluppo.
Il direttore Faimali ha commentato: “sono grato e soddisfatto per questo invito del festival Pontos, come occasione di divulgazione dell’ecosistema RAISE e di nuovi incontri per collaborazioni future, sia scientifiche che artistiche”.

Il panel ha rappresentato quindi un’occasione per coinvolgere un pubblico giovane sui temi dello Spoke 3 di RAISE e per dialogare tra esperti ed esperte sui temi della biodiversità, monitoraggio e cura dell’ambiente, in modo particolare del Mediterraneo.

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Marco Faimali (CNR-IAS) a Palazzo Ducale per Pontos
Autore: Nderim Kaceli (Pontos)
Crediti: Pontos, foto gentilmente ad uso gratuito di RAISE

Info Solution ha partecipato a NSE 2024: tecnologie avanzate per il futuro

Info Solution ha preso parte alla sesta edizione della fiera New Space Economy (NSE) 2024, che si è svolta dal 16 al 18 dicembre presso Fiera Roma. L’evento ha rappresentato un’importante occasione strategica per il confronto e la creazione di sinergie tra aziende, innovatori e istituzioni, promuovendo soluzioni tecnologiche avanzate applicabili a settori diversi, dallo spazio alla vita quotidiana. Info Solution è coinvolta nei progetti dell’ecosistema RAISE, contribuendo con il proprio know-how allo sviluppo di tecnologie per veicoli autonomi e droni.

In questo contesto, Info Solution porta la propria esperienza e innovazione nell’ambito delle tecnologie per veicoli autonomi e droni, con particolare attenzione ai sistemi di navigazione autonoma e controllo delle missioni robotiche per lo sviluppo di soluzioni avanzate per l’agricoltura di precisione, la riforestazione e il monitoraggio di ambienti critici, urbani e industriali. Attraverso l’utilizzo di veicoli autonomi e sistemi robotici dotati di tecnologie percettive avanzate, Info Solution punta a ottimizzare operazioni complesse, migliorando l’efficienza, la sicurezza e la precisione delle attività.

Un esempio significativo è rappresentato dalle soluzioni sviluppate per l’automazione delle operazioni agricole, come la potatura invernale delle viti, dove i veicoli autonomi saranno in grado di intervenire con elevata precisione e un ridotto margine di errore. Allo stesso modo, nei contesti urbani o industriali, droni e robot saranno utilizzati per il monitoraggio ambientale avanzato, come la mappatura degli effetti di eventi sismici, l’analisi della qualità dell’aria e la verifica strutturale di infrastrutture critiche.

Queste tecnologie, realizzate nell’ambito di RAISE in collaborazione con enti di ricerca di eccellenza come l’Istituto Italiano di Tecnologia e l’Università di Genova, testimoniano l’impegno di Info Solution nell’innovazione e nella creazione di strumenti affidabili e sicuri per affrontare sfide reali in contesti complessi.

La partecipazione a NSE 2024 ha rappresentato per Info Solution un’importante opportunità per esplorare nuovi mercati, consolidare collaborazioni strategiche e contribuire allo sviluppo di applicazioni tecnologiche all’avanguardia. Il tema di quest’anno, “Our Future, Our Daily Life”, ha riflettuto pienamente la missione aziendale: rendere la tecnologia uno strumento utile e accessibile, capace di migliorare la vita quotidiana e affrontare le sfide del futuro.

Info Solution ha accolto operatori del settore presso lo stand E23, Padiglione 2, dove ha presentato soluzioni innovative e condiviso visioni comuni per un futuro tecnologico più sostenibile ed efficiente.

Spoke 3 al Congresso AICAT 2024: analisi sui film piezoelettrici flessibili

Dal 9 all’11 dicembre 2024 si è svolto a Caserta il XLV Congresso Nazionale AICAT, dedicato alla calorimetria, all’analisi termica e alla termodinamica applicata.

L’evento ha riunito scienziati provenienti da tutta Italia e dall’Europa, offrendo un’occasione di confronto sulle ultime ricerche del settore.

Tra gli interventi presentati, Marco Fortunato, ricercatore del CNR-ICMATE e membro dello Spoke 3, ha tenuto una comunicazione dal titolo “The influence of preparation methods on the properties of flexible piezoelectric composite films”.

La ricerca presentata da Fortunato è stata condotta nell’ambito dello Spoke 3 di RAISE con lo scopo di sviluppare soluzioni tecnologiche avanzate per l’energia e la sostenibilità.

Marco Fortunato ha presentato uno studio sui materiali piezoelettrici flessibili, capaci di trasformare l’energia meccanica in energia elettrica. Questi materiali sono promettenti per sviluppare sistemi energetici autonomi e contribuire alla riduzione dell’uso di combustibili fossili. In particolare, la ricerca si è concentrata su compositi formati da polimeri come il PVDF (polifluoruro di vinilidene) e filler inorganici come il BaTiO3 (titanato di bario). Questi compositi sono apprezzati per la loro flessibilità e la resistenza a campi elettrici elevati, qualità importanti per applicazioni nel settore dell’energia rinnovabile.

Al Congresso AICAT 2024 Fortunato ha spiegato come i diversi metodi di preparazione influenzino la distribuzione uniforme delle particelle di filler nel polimero e la stabilità termica del materiale. Tramite analisi termogravimetrica (TGA), è stata valutata la temperatura a cui il PVDF inizia a degradarsi, mentre l’uso di tecniche come la calorimetria differenziale a scansione (DSC) e la spettroscopia ATR-FTIR ha permesso di identificare le varianti cristalline del PVDF e il loro impatto sulle proprietà piezoelettriche.

Questa ricerca ha messo in evidenza come la scelta della tecnica di fabbricazione possa migliorare le prestazioni dei materiali, contribuendo allo sviluppo di nuove soluzioni per l’energia sostenibile.

L’analisi di Fortunato ha rappresentato un contributo tecnico rilevante, stimolando il dibattito tra i partecipanti su potenziali applicazioni e future collaborazioni.

Lo Spoke 3 di RAISE a #EU4Ocean Webinar

Lo scorso 12 dicembre si è tenuto il webinar della serie #EU4Ocean “Where Ocean Literacy meets EU Business”, dedicato al ruolo dell’Ocean Literacy nello sviluppo di tecnologie, nella gestione dei dati e nelle soluzioni digitali.

L’evento, organizzato da EurOcean a supporto della piattaforma #EU4Ocean, ha visto la partecipazione di due esperti del settore: Giulia Dapueto di ETT S.p.A. e Arne Johan Hestnes di Kongsberg Discovery.

Durante la sua presentazione, Dapueto ha offerto una panoramica delle attività di ETT, soffermandosi su come l’azienda contribuisca all’implementazione di questi obiettivi strategici. Dapueto ha poi illustrato l’importanza della gestione e analisi dei dati, della loro armonizzazione e della loro applicazione a modelli supportati da sistemi informativi avanzati. Tra i progetti presentati, particolare attenzione è stata rivolta a quelli che si inseriscono nella visione dello Spoke 3 di RAISE, dimostrando come le soluzioni tecnologiche innovative possano sostenere la tutela degli ecosistemi marini.

Il webinar ha rappresentato un’occasione per esplorare il ruolo dell’Ocean Literacy nel settore tecnologico e digitale, mettendo in evidenza l’importanza della collaborazione tra diversi attori, dalle imprese alle ONG, per promuovere l’innovazione e la sostenibilità.

La partecipazione dello Spoke 3 di RAISE ha permesso di sottolineare il valore di approcci integrati e multidisciplinari per affrontare le sfide ambientali del nostro tempo.

L’evento, che ha incluso anche l’intervento del rappresentante norvegese di Kongsberg Discovery, sarà disponibile in formato registrato sul canale YouTube di EurOcean, consentendo così di approfondire i temi trattati.

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