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AI e Robotica prospettive in trasformazione

Spoke 05
Spoke 05
4 Dicembre 2025
AI e Robotica prospettive in trasformazione

Giovedì 4 dicembre la Sala Nautilus dell’Acquario di Genova ha ospitato l’incontro RAISE ed Ecosistemi di apprendimento: il contributo dell’Osservatorio e della Formazione, nell’ambito di Spoke 5.

L’iniziativa ha riunito studiose, studiosi e rappresentanti del territorio, che hanno dato vita a un confronto intenso sulle trasformazioni che interessano la ricerca e le tecnologie intelligenti; le due keynote lectures hanno ampliato il dialogo offrendo prospettive originali e complementari sul futuro dell’AI.

La prima relatrice è stata Margherita Pagani, direttrice dello SKEMA Center for Artificial Intelligence della SKEMA Business School e docente di Human-Centered Artificial Intelligence e Digital Marketing, con la keynote AI with Purpose: From Business Creativity to Ecology, Health and Education.

Pagani ha mostrato come l’intelligenza artificiale stia ampliando i margini della creatività nel business e nei percorsi individuali e ha affermato al termine del suo intervento: “L’intelligenza artificiale genera nuove modalità per stimolare la creatività dell’azienda e anche quella individuale. Se applicata in modo appropriato, mette in relazione molte delle tematiche che ho presentato con gli obiettivi di RAISE”. Ha poi aggiunto: “Cerchiamo di indagare come l’AI possa perseguire uno scopo, un obiettivo, una missione e, in particolare, come possa portare beneficio alla società, all’ecologia, alla sanità e all’educazione”.

La keynote lecture di Margherita Pagnani ha offerto una panoramica chiara sul potenziale dell’AI come fattore di evoluzione trasversale, capace di generare valore nei servizi, nelle piattaforme digitali e nei percorsi di engagement esperienziale.

La seconda keynote, Intelligenza Artificiale e Robotica: un lento apprendistato, è stata tenuta da Fulvio Mastrogiovanni, Professore Associato dell’Università di Genova, Prorettore per le Relazioni Internazionali e Coordinatore del Corso di Laurea Magistrale Internazionale in Robotics Engineering. Con un’ampia esperienza nel campo della robotica e due spin-off fondati all’interno dell’Ateneo, Mastrogiovanni ha delineato un quadro evolutivo che intreccia scienza, progettazione e impatto sul quotidiano.

Nel suo commento Mastrogiovanni ha osservato: “Un aspetto interessante dell’evoluzione dell’intelligenza artificiale e della robotica è la loro natura pervasiva: fanno parte della nostra vita anche in ambiti in cui non ce ne rendiamo conto”. Ha poi invitato a una visione di lungo periodo: “Ritengo che sia necessario iniziare a pensare all’intelligenza artificiale come a qualcosa che esiste e continuerà a esistere nel futuro, e soprattutto capire come sfruttarla al meglio. In un senso molto ampio, esseri umani e tecnologie intelligenti si svilupperanno insieme”.

Il commento di Nicoletta Buratti, Professoressa Associata in Economia e Gestione delle Imprese e organizzatrice dell’evento per lo Spoke 5 di RAISE: “Per me è stato importante invitare questi due keynote speaker, perché hanno permesso di aprire la giornata con due prospettive diverse sull’importanza di investire nella ricerca su questi temi. Abbiamo ascoltato come l’AI, soprattutto dal punto di vista manageriale, possa sostenere processi aziendali che rafforzano la competitività e lo sviluppo di applicazioni orientate al benessere delle persone. Si è parlato proprio di AI for Purpose, quindi di un’intelligenza artificiale che guarda alla soluzione dei problemi reali. La professoressa Margherita Pagani, direttrice del Center for Artificial Intelligence della SKEMA Business School di Parigi, ha portato questo punto di vista in modo molto chiaro. Il professor Fulvio Mastrogiovanni, robotico cognitivo, ci ha invece offerto una riflessione più ampia: ci ha invitato a pensare da dove nasca il desiderio umano di creare macchine “simili a noi”, e ha fatto un excursus storico interessante e anche provocatorio, prima di arrivare all’oggi. Un oggi fatto di grandi opportunità e, allo stesso tempo, di interrogativi. Perché se da un lato l’innovazione nella robotica e nell’AI può davvero offrire soluzioni ai problemi dell’umanità, dall’altro emergono timori legati a scenari che potrebbero portarci verso un futuro distopico. Per questo è fondamentale prestare attenzione e includere sempre una riflessione etica in tutto ciò che facciamo.”

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