Il 24 ottobre 2025, nella Sala delle Donne di Palazzo Ducale, il Festival della Scienza ha ospitato la tavola rotonda “L’Ecosistema RAISE e le Visioni di Domani – Tecnologie emergenti e conoscenza condivisa per migliorare il presente e immaginare il futuro”, un incontro dedicato al valore della collaborazione tra ricerca, innovazione e società.
L’evento, introdotto da Cristina Battaglia, Programme Manager di RAISE e dal presidente del consiglio scientifico del Festival della Scienza, Carlo Ferdeghini, ha riunito le voci di cinque protagoniste del progetto – Silvia Biasotti (Spoke 1, CNR–IMATI), Giulia Bodo (Spoke 2, IIT – Rehab Technologies), Elisa Costa (Spoke 3, CNR–IAS), Francesca Garaventa (Spoke 4, CNR–IAS) e Simona Tirasso (Spoke 5, Università di Genova) – moderate da Daniele Chieffi, giornalista, saggista ed esperto di comunicazione strategica.
La conversazione ha offerto al pubblico uno sguardo privilegiato sul lavoro dei cinque Spoke che compongono l’ecosistema RAISE, un grande laboratorio di innovazione dedicato a città inclusive e accessibili, sanità avanzata, tutela ambientale, portualità sostenibile e formazione per la pubblica amministrazione. Un mosaico di competenze che mostra come la tecnologia possa generare benefici concreti per le persone, migliorare la qualità della vita e rafforzare la sostenibilità dei territori.
Silvia Biasotti, dirigente di ricerca del CNR presso l’Istituto di Matematica Applicata e Tecnologie Informatiche “E. Magenes”, ha illustrato le attività dello Spoke 1, che unisce modellazione matematica, intelligenza artificiale e analisi dei dati per la creazione di gemelli digitali. “Il nostro lavoro – ha spiegato – si concentra sullo sviluppo di rappresentazioni tridimensionali della città e dei cittadini, per comprendere in modo più profondo le dinamiche urbane e progettare soluzioni basate su dati concreti. Il futuro di RAISE nasce proprio da questa sinergia tra competenze di università, IIT, CNR, imprese e istituzioni locali: un valore che continuerà a produrre collaborazioni e innovazione condivisa”.
Lo Spoke 2, rappresentato da Giulia Bodo, postdoctoral researcher al Rehab Technologies Lab dell’Istituto Italiano di Tecnologia, ha portato l’attenzione sulla robotica riabilitativa e sull’interazione uomo-macchina. “Lavorare in RAISE mi ha permesso di confrontarmi con molti clinici e di raccogliere idee per sviluppi futuri – ha raccontato –. I trial clinici in collaborazione con gli ospedali partner, come Galliera, Gaslini e FISM, ci hanno aiutato a trasformare i segnali dei sensori in metriche utili ai medici per la valutazione dei pazienti. L’obiettivo è creare tecnologie sempre più centrate sulla persona e sulle sue reali esigenze».
Elisa Costa, ricercatrice del CNR–IAS e referente dello Spoke 3, ha approfondito il tema dell’ecorobotica e del monitoraggio ambientale. “Le tecnologie sviluppate all’interno di RAISE hanno migliorato le strategie di monitoraggio, integrando robotica e intelligenza artificiale per analizzare in modo accurato aria, acqua e suolo. Questi strumenti rafforzano i sistemi di allerta precoce e rappresentano una risorsa preziosa per la tutela ambientale”.
Per lo Spoke 4, Francesca Garaventa, prima ricercatrice del CNR–IAS, ha illustrato le iniziative rivolte alla transizione sostenibile dei porti. “Il porto di Genova svolge un ruolo economico e sociale cruciale. Le nostre ricerche mirano a coniugarne le esigenze normative con tecnologie capaci di rendere le operazioni portuali più sicure ed ecologiche. RAISE ha contribuito a sviluppare un capitale tecnologico e umano di altissimo livello, che continuerà a produrre valore per il Paese e per la regione”.
Simona Tirasso, assegnista di ricerca presso l’Università di Genova e consulente del progetto P5 | AI for Public Administration, ha infine affrontato il tema della formazione come leva di innovazione. “In RAISE ho compreso l’importanza del lavoro di squadra e del costruire reti di collaborazione. I nuovi modelli di formazione devono avvicinare le persone alla conoscenza e stimolare una curiosità continua. La sostenibilità dell’ecosistema passa anche da qui: dalla capacità di formare competenze che evolvono insieme alla tecnologia».
A chiudere l’incontro, il moderatore Daniele Chieffi ha sottolineato il valore dell’impatto sociale della ricerca: “RAISE rappresenta un successo perché ha saputo tradurre la scienza in trasformazione concreta, migliorando la vita quotidiana e creando un orizzonte di progresso per tutti”.
La tavola rotonda ha confermato la visione di RAISE come ecosistema capace di integrare discipline e prospettive diverse in un percorso comune. Una piattaforma che unisce tecnologia, conoscenza e partecipazione per costruire, oggi, le visioni di domani.
