Tecnologia, arte e partecipazione per immaginare il futuro
Il Festival della Scienza 2025 ha accolto per il terzo anno consecutivo l’ecosistema dell’innovazione RAISE – Robotics and AI for Socio-economic Empowerment, che ha trasformato il Genova Blue District nel suo RAISE Village, un luogo di incontro tra scienza, tecnologia e creatività.
Con oltre 3000 partecipanti ai laboratori, 500 visitatori alle otto demo robotiche e tecnologiche, più di 300 persone ai cinque aperitivi scientifici, 90 partecipanti alla conferenza di apertura, 2000 visitatori della sala immersiva e 300 spettatori allo spettacolo RAISEmotion, il percorso di RAISE al Festival ha testimoniato un crescente interesse del pubblico verso la ricerca applicata e le sue ricadute sociali.
Il progetto, concepito e coordinato da Università di Genova, Consiglio Nazionale delle Ricerche e Istituto Italiano di Tecnologia, e finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca attraverso l’investimento 1.5 (M4C2) del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha presentato un programma ampio e articolato, costruito attorno a un’idea chiara: mostrare come robotica e intelligenza artificiale possano diventare strumenti per migliorare la vita delle persone, sostenere la sostenibilità ambientale e rafforzare la coesione sociale.
Il percorso di RAISE al Festival si è aperto nella Sala delle Donne di Palazzo Ducale con la conferenza “L’Ecosistema RAISE e le Visioni di Domani – Tecnologie emergenti e conoscenza condivisa per migliorare il presente e immaginare il futuro”, che ha riunito 90 partecipanti tra pubblico e addetti ai lavori.
L’incontro, introdotto da Cristina Battaglia, Programme Manager di RAISE, e da Carlo Ferdeghini, presidente del Consiglio scientifico del Festival della Scienza, ha portato sul palco le voci di Silvia Biasotti (CNR–IMATI, Spoke 1), Giulia Bodo (IIT – Rehab Technologies, Spoke 2), Elisa Costa (CNR–IAS, Spoke 3), Francesca Garaventa (CNR–IAS, Spoke 4) e Simona Tirasso (Università di Genova, Spoke 5), moderate dal giornalista Daniele Chieffi.
Le relatrici hanno raccontato le sfide e i risultati dei cinque Spoke che compongono l’ecosistema RAISE: dalla robotica per la sanità e la riabilitazione alla tutela dell’ambiente marino, dalla digitalizzazione dei porti alla formazione per la pubblica amministrazione. Un mosaico di competenze che ha mostrato come l’innovazione possa generare impatto reale, migliorando la qualità della vita e la sostenibilità dei territori.
La tavola rotonda ha offerto uno sguardo concreto sulle prospettive della ricerca e ha ribadito la centralità della collaborazione tra enti pubblici, università, imprese e cittadini.
Il 29 ottobre, nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, RAISEmotion ha unito arte, scienza e tecnologia davanti a 300 spettatori, in una serata dove emozione e conoscenza si sono fuse in un’unica esperienza.
L’evento, introdotto da Cristina Battaglia e presentato da Marco Faimali (CNR–IAS, referente per la comunicazione per lo Spoke 5), ha proposto due performance complementari.
Another Beat, ideata da Lidia Giannuzzi con la compagnia La Pozzanghera, ha esplorato il tema del gemello digitale e dell’interazione uomo-macchina, trasformando il battito del cuore in simbolo di dialogo tra corpo reale e tecnologia.
The Ocean Without Us, firmata dal collettivo Stellare in collaborazione con l’artista Giuseppe La Spada, ha invece dato voce all’oceano, traducendo i dati sulle microplastiche nel Mar Ligure in frequenze sonore e immagini in movimento.
Sul palco e dietro le quinte, ricercatrici e ricercatori di RAISE – tra cui Michela Chiappalone, Veronica Penza e Francesca Garaventa – hanno intrecciato competenze scientifiche e sensibilità artistica, dimostrando come la conoscenza possa diventare racconto visivo, sonoro e teatrale.
RAISEmotion ha restituito la visione più autentica dell’ecosistema: un progetto dove la tecnologia non sostituisce l’uomo, ma lo accompagna, amplificando le sue capacità di comprendere, creare e condividere.
Nel cuore del Genova Blue District, il RAISE Village ha rappresentato per dieci giorni un vero e proprio laboratorio aperto, animato da un pubblico eterogeneo di studenti, famiglie e curiosi di ogni età.
Oltre 3000 persone hanno partecipato ai sei laboratori interattivi, che hanno mostrato i risultati dei cinque Spoke del progetto.
Nel RAISE Living Lab, il pubblico ha esplorato sistemi wearable per la mobilità inclusiva e visori immersivi per l’apprendimento accessibile. HealthTech Lab ha presentato occhiali intelligenti e sedie sensorizzate per la sanità del futuro. Con Un nuovo alleato per gli ecosistemi marini, i visitatori si sono immersi virtualmente nel Mar Ligure, scoprendo come l’intelligenza artificiale aiuti a studiare il comportamento di piccoli organismi marini. La scienza a portata di mano, a cura di Outdoor Portofino, ha fatto conoscere i sensori Meteo-Tracker, che permettono a chiunque di contribuire alla raccolta di dati ambientali. In Oltre il corpo, dentro il futuro, la Fondazione Italiana Sclerosi Multipla ha mostrato come la realtà virtuale possa migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità. Infine, con Gemelli digitali in azione, il pubblico ha scoperto come robotica e IA supportino la riabilitazione post-ictus attraverso modelli digitali personalizzati.
Dal 31 ottobre al 2 novembre, più di 500 visitatori hanno preso parte a RAISE Action, tre giornate interamente dedicate alle demo robotiche e tecnologiche. Ricercatrici, ricercatori e imprese hanno mostrato dal vivo otto diverse applicazioni, rendendo tangibili i risultati della collaborazione tra ricerca e industria.
Tra queste, il sistema FitFES sviluppato da FDG (Spoke 2) ha illustrato come la stimolazione elettrica possa supportare il recupero motorio, mentre il robot collaborativo R1 di IIT HSP (Spoke 2) ha dimostrato capacità di interazione con persone e oggetti, riconoscendo gesti e movimenti. Il ROSSINI Project (INFN, Spoke 4) ha portato in scena un robot progettato per ispezioni remote in contesti di sicurezza nucleare, e il sistema di 3D Markerless MR/CT and US Image Registration di ESAOTE (Spoke 2) ha mostrato l’integrazione tra imaging medico e intelligenza artificiale per una diagnostica avanzata e più precisa.
Non sono mancati esempi di innovazione per la città e il territorio: il Geolocated Data Visualization Portal, l’app Track Urban Accessibility (TUA) e l’Arte tattile, sviluppati da ETT (Spoke 1), hanno combinato accessibilità urbana e interazione sensoriale. Sempre ETT (Spoke 3) ha presentato il Digital Twin del Mare, una rappresentazione tridimensionale dell’ambiente marino utile per una gestione sostenibile delle risorse, mentre Aitek (Spoke 4) ha illustrato le potenzialità di Port Gate Automation, l’automazione intelligente dei varchi portuali. Infine, il Circle Group (Spoke 4) ha mostrato tecnologie e innovazioni nei servizi portuali volte a ottimizzare i flussi logistici e ridurre l’impatto ambientale.
Con queste dimostrazioni, RAISE Action ha chiuso il percorso del Village con una partecipazione ampia e entusiasta, trasformando il Blue District in uno spazio condiviso dove la ricerca scientifica è diventata esperienza diretta, conoscenza accessibile e dialogo aperto tra tecnologia e società.
Ogni sera, al tramonto, il RAISE Village ha accolto oltre 300 persone complessive nei cinque “aperitivi scientifici”: incontri informali ma profondi, dedicati a temi che uniscono etica, tecnologia e futuro.
Tra i protagonisti, Antonio Sgorbissa con “Tirate fuori i robot veri!”, Annalisa Barla con “Le frontiere etiche dell’intelligenza artificiale”, Maura Casadio e Matteo Moro con “Il linguaggio del movimento umano”, Rosanna Turrisi con “L’intelligenza artificiale alleata della medicina” e Marco Faimali con “Ecorobotica, benvenuta!”. Questi momenti di confronto hanno unito curiosità e riflessione, mostrando il volto più accessibile e umano della scienza.
RAISE Village al Festival della Scienza, ha inoltre ospitato l’ambiente immersivo RAISE More than human che ha accolto circa 2000 visitatori in un’esperienza che ha unito arte, ricerca e tecnologia, guidandoli alla scoperta dell’ecosistema RAISE attraverso robot, droni, sensori, modelli 3D, videogiochi e piattaforme digitali. Immagini, suoni e testimonianze hanno mostrato le connessioni tra intelligenza artificiale, ecosistemi naturali e comunità umane, rivelando come la ricerca scientifica possa diventare motore di innovazione e benessere. Il percorso ha illustrato come le tecnologie sviluppate nei laboratori liguri trovino applicazione concreta nella vita quotidiana, dalla salute alla mobilità intelligente, dalla sostenibilità ambientale alla qualità dei servizi urbani, permettendo ai visitatori di esplorare aree tematiche come eco-robotica, dispositivi per la salute personalizzata, logistica automatizzata, robotica educativa e sistemi di assistenza medica e turistica.
Con oltre 6000 partecipanti complessivi tra mostre, laboratori, demo, spettacoli e incontri, la presenza di RAISE al Festival della Scienza 2025 ha rappresentato un’occasione di crescita condivisa.
L’ecosistema ha mostrato come la collaborazione tra discipline, istituzioni e territori possa generare innovazione concreta e accessibile. Il RAISE Village ha offerto un’esperienza immersiva e inclusiva, dove la scienza ha dialogato con l’arte, la tecnologia e la società.
RAISE ha raccontato il futuro non come un orizzonte lontano, ma come una costruzione collettiva, fatta di ricerca, partecipazione e fiducia nel potenziale umano.
