Nell’ambito della manifestazione Roma Fotografia, realizzata in co-progettazione con il Municipio I Roma Centro, RAISE ha portato al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo una giornata dedicata alla creatività tecnologica e alla visione condivisa che ha coinvolto ricerca, imprese e istituzioni. L’iniziativa RAISE Beyond – La ricerca oltre la ricerca ha valorizzato l’esperienza dei Bandi a Cascata di RAISE.
I Bandi a Cascata rappresentano uno strumento che ha permesso a RAISE di finanziare realtà imprenditoriali e gruppi di ricerca attraverso finanziamenti mirati. Questa modalità ha favorito la crescita di progetti innovativi anche in altre regioni italiane, ampliando l’impatto dell’ecosistema e creando collaborazioni nazionali capaci di generare sperimentazioni, prototipi e applicazioni concrete. Il MAXXI ha così accolto una panoramica ricca delle idee nate grazie a questa rete in espansione.
In Sala Carlo Scarpa, visitatori e stakeholder hanno incontrato startup, PMI, università e centri di ricerca impegnati nei quattro ambiti che strutturano i programmi di RAISE: cultura, arte e inclusione; sanità e tecnologie intelligenti; ecorobotica e monitoraggio ambientale; porti intelligenti e sostenibili.
La giornata si è aperta con gli interventi di Cristina Battaglia, Programme Manager di RAISE, e Maria Cristina Valeri di Roma Fotografia, che hanno illustrato la visione dell’ecosistema e l’importanza della collaborazione tra innovazione tecnologica e linguaggi visuali. In apertura, il pubblico ha esplorato RAISE the Future, progetto espositivo creato per Roma Fotografia 2024 e 2025.
L’iniziativa interpreta l’identità di RAISE attraverso immagini co-create con l’intelligenza artificiale, esperimento narrativo che ha coinvolto ricercatori e sistemi generativi avanzati. Giovanni Paolo Caruso e Patrizia Schettino (CNR) hanno guidato i presenti alla scoperta della mostra e delle sue possibilità estetiche e concettuali.
Il segmento dedicato ai Bandi a Cascata ha mostrato la varietà delle applicazioni sviluppate nel corso del programma. Per il filone cultura, arte e inclusione, Antonella Poce (Università di Roma Tor Vergata) ha presentato ARTISTIC, progetto che introduce nuove forme di educazione al patrimonio basate su robotica, IA e metodologie inclusive. L’iniziativa ha proposto strumenti capaci di coinvolgere pubblici diversi e di ampliare l’accesso al patrimonio culturale.
A seguire, Tania Di Mascio, Fabio Franchi e Sara Peretti dell’Università degli Studi dell’Aquila, insieme a Maria Cristina De Amicis e Alessio Gabriele del Conservatorio “A. Casella”, hanno presentato ARTECOM, percorso dedicato alla creazione di installazioni digitali che ampliano la fruizione del patrimonio urbano. Il progetto ha mostrato il valore della collaborazione interdisciplinare tra tecnologia, musica e arti visive.
Per il settore sanità e tecnologie intelligenti, Carmine Dodaro (Università della Calabria) ha illustrato GOLD, piattaforma che introduce AI dichiarativa, digital twin e analisi avanzata dei dati per ottimizzare l’utilizzo delle risorse ospedaliere. Il progetto ha offerto modelli operativi innovativi per sostenere processi complessi e migliorare l’organizzazione delle strutture sanitarie.
L’ambito ecorobotica e monitoraggio ambientale ha offerto un viaggio attraverso soluzioni dedicate alla tutela degli ecosistemi. Giorgio Budillon (Università degli Studi di Napoli Parthenope) ha presentato IAMM, sistema integrato di monitoraggio marino sviluppato insieme all’Università del Salento. La piattaforma combina tecnologie sensoriali, modelli adattativi e osservazioni sul campo per analizzare la dinamica degli ambienti costieri.
Successivamente, Michele Boella, CEO & Founder di NeMeA, ha illustrato EcoMonitoring+, iniziativa che introduce strumenti avanzati per il monitoraggio costiero e lacustre attraverso la collaborazione tra NeMeA Sistemi, Hedya e Aisma. Il progetto ha mostrato nuove possibilità nel campo dell’analisi ambientale tramite tecnologie modulari e sistemi integrati di osservazione.
La sezione ambientale si è completata con l’intervento di Cosimo Palmisano (Wsense), dedicato a WMISSION, tecnologia che coordina reti di robot sottomarini attraverso sistemi wireless per le comunicazioni subacquee. Il progetto, sviluppato con Arena Sub, ha aperto prospettive di grande interesse per operazioni scientifiche e industriali in contesti marini complessi.
Il percorso si è concluso con il focus su porti intelligenti e sostenibili. Francesco Rebora e Ginevra Roggero (Exis) hanno presentato Be-Twin, piattaforma per la creazione di digital twin portuali in tempo reale, sviluppata insieme a Spindox, Swhard, T&G Technology & Groupware e On Air. L’iniziativa ha mostrato come l’intelligenza artificiale possa supportare la pianificazione urbana, la mobilità e la gestione delle infrastrutture costiere.
L’evento ha offerto un’occasione per esplorare l’innovazione che nasce dalla convergenza tra ricerca scientifica, applicazioni industriali e creatività. Ogni progetto ha raccontato un modo diverso di interpretare la tecnologia e di trasformarla in uno strumento capace di generare valore per persone, territori e comunità.
