Le Voci delle Porto: inizia la campagna di raccolta dati del progetto di Spoke 4
Al via la campagna di raccolta dati del progetto dello Spoke 4 di RAISE che sfrutta le tecnologie di intelligenza artificiale per la sicurezza e la sostenibilità ambientale monitorando i segnali acustici e la percezione acustica della popolazione dell’entroterra portuale e dei lavoratori del porto.
I dati raccolti dai gruppi di ricerca coinvolti saranno usati per un’indagine innovativa sul panorama sonoro portuale per esplorarne e comprenderne meglio i suoni che lo caratterizzano.
L’obiettivo è quello di esplorare il “panorama sonoro” del porto, raccogliendo le percezioni delle persone sui suoni che accompagnano la vita quotidiana di chi vive e lavora vicino al mare.
Grazie alla disponibilità di Stazioni Marittime Spa e della Lega Navale Italiana, il Terminal Traghetti di Genova e la Lega Navale genovese si animano di una nuova iniziativa: le intervistatrici della ditta Double Em raccoglieranno le impressioni dei viaggiatori e degli operatori portuali, immergendosi nei suoni del porto.
Chiunque abbia più di 18 anni e si trovi in zona porto è invitato a condividere la propria esperienza acustica. Si può partecipare interagendo direttamente con le intervistatrici presenti nei luoghi di raccolta dati o scansionando il QR Code presente sui poster informativi affissi in zona.
Durante la compilazione del questionario, che può avvenire anche in modalità autonoma con l’uso di tablet e cuffie, verrà chiesto ai partecipanti di descrivere, attraverso una serie di aggettivi predefiniti, il panorama sonoro che li circonda e di ascoltare alcuni audio e descriverli utilizzando sempre gli stessi aggettivi.
“La nostra ricerca vuole trovare le correlazioni tra le caratteristiche fisiche del suono, misurate dai sensori che abbiamo installato, e la percezione che le persone hanno degli ambienti in cui queste misurazioni vengono effettuate. Vogliamo esplorare, grazie all’utilizzo delle diverse sfaccettature della lingua italiana, gli effetti delle sorgenti sonore sulla percezione dell’ambiente urbano da parte della popolazione che vive, lavora o transita in quell’ambiente. La percezione del suono è influenzata da molti fattori che non sempre portano a classificare un suono forte come negativo o disturbante e viceversa. Pensiamo ad esempio alle sensazioni provate ascoltando un martello pneumatico o una sinfonia di Vivaldi, sono suoni molto differenti nonostante il livello in decibel sia paragonabile. E chi meglio della lingua può aiutarci a esprimere questa differenza di percezione? Dalla nostra ricerca potrebbe emergere che il Terminal Traghetti è prevalentemente descritto da aggettivi quali ‘marittimo e vivace’ e questo ci potrebbe spingere a pensare che la percezione globale del luogo sia positiva. Molto diverso sarebbe invece se il nostro luogo risultasse descritto da aggettivi quali ad esempio ‘marittimo e disturbante’. E’ evidente che a parità di decibel misurati queste due descrizioni indicano un vissuto del luogo molto differente da parte della popolazione che gravita in quell’area” commenta Melissa Ferretti, ricercatrice CNR-ILC, coinvolta in questo progetto all’interno di Spoke 4 insieme ai colleghi Davide Chiarella (CNR-ILC), Giampaolo Vitali (CNR-IRCrES), Monica Cariola (CNR-IRCrES) e Anna Novaresio (CNR-IRCrES).